Uk, il Prosecco brinda a nuovi record

Le bollicine italiane superano le rivali francesi anche a valore, registrando un boom di consensi nel mercato britannico. E non solo
Uk, il Prosecco brinda a nuovi record

Il sorpasso per numero di bottiglie era già avvenuto qualche mese fa. Adesso però le bollicine italiane hanno superato le rivali francesi anche a valore e con un divario tutt’altro che di poco conto. Secondo i dati Iri aggiornati a metà luglio, ben 338,6 milioni di sterline contro 250. Se quindi il Prosecco avanza del 72% rispetto a un anno fa, lo Champagne registra un modesto incremento dell’1,2%. Ancora più marcate sono le distanze in termini di volumi, dove l’italiano ha registrato una crescita del 78,8%, attestandosi a oltre 37 milioni di litri, mentre il competitor transalpino ha segnato una contrazione dello 0,4%, fermandosi a 9,8 milioni di litri. Dalla debacle si sono salvate solo le due marche più popolari oltremanica, cioè Moët e Lanson. In realtà la Gran Bretagna è ormai da un paio d’anni il primo Paese per l’export del vino frizzante, che tuttavia performa vertiginosamente anche in altri mercati, a cominciare da quelli emergenti, dove vola a tre cifre. D’altronde, le 200 milioni di bottiglie della produzione 2014 destinate all’estero, su un totale di 306 milioni, non sono sufficienti a coprire la domanda. Alla Shanghai Trade School, non a caso, durante questo mese inizieranno le lezioni sul Doc frizzante, divenuto una materia di studio per i giovani iscritti che vogliono diventare professionisti della ristorazione e dell’hôtellerie. “Il Prosecco offre un’eccellente alternativa economica e di qualità allo champagne – ha commentato Toby Magill dell‘Iri alcoholic drinks -. Non c’è da meravigliarsi che ora superi lo champagne di valore così come nel consumo, né che diventi una bevanda alla moda, preferita anche nei matrimoni inglesi”.

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