MIPAAF: è arrivata l’#oradellatte fresco

Il Ministero lancia la campagna a favore del consumo di latte fresco con testimonial d'eccezione come Carlo Cracco. Hashtag sui social #oradellatte, 120 mln di euro di investimenti
MIPAAF: è arrivata l’#oradellatte fresco

E’ partita giovedì 26 maggio la campagna istituzionale promossa dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per la promozione e la valorizzazione del latte fresco.

ISTITUZIONI, GDO E FILIERA – L’iniziativa si inserisce nel piano di azioni strategiche messe a punto dal Ministero, in collaborazione anche con le organizzazioni agricole, le cooperative, l’industria e la Grande distribuzione organizzata, a sostegno del comparto lattiero caseario in una fase delicata come quella determinata dalla fine del regime europeo delle quote latte.

TESTIMONIAL E SOCIAL NETWORK – L’obiettivo è favorire il consumo di questo alimento, promuovendo la conoscenza delle sue qualità nutrizionali e organolettiche. I testimonial sono Carlo Cracco, Cristina Parodi, Demetrio Albertini e Giorgio Calabrese. Lo spot sarà accompagnato anche da una campagna pubblicitaria su tutto il territorio nazionale e sui social network con l’hashtag #oradellatte.

L’IMPEGNO DEL MINISTRO MARTINA – “Scegliere la qualità del latte fresco – afferma il Ministro Maurizio Martina – per i consumatori di ogni età vuol dire saper riconoscere e apprezzare tutto ciò che c’è dietro: l’impegno di chi lavora nella filiera, ma anche le sue proprietà nutritive. Per questo abbiamo voluto fortemente una campagna istituzionale per rilanciare i consumi di questo prodotto che fa parte della nostra tradizione alimentare. I consumatori potranno così aiutare sempre di più gli allevatori italiani ad uscire da una crisi strutturale, che vede tante aziende in sofferenza. Bere latte fresco, oggi, assume un significato ancora più importante”.

INVESTIMENTI PER 120 MLN DI EURO – Il piano del Ministero a sostegno del settore lattiero caseario ha previsto investimenti da 120 milioni di euro, che hanno portato l’Italia ad essere tra i primi Paesi in Europa per entità dell’intervento. Sono stati stanziati, infatti, 32 milioni per l’aumento della compensazione Iva al 10% per il latte venduto alla stalla ed è stato attivato il fondo latte per ristrutturare i debiti e potenziare la moratoria dei mutui bancari ottenuta con Abi. Altri 25 milioni di euro europei sono stati utilizzati per il sostegno diretto agli allevatori e 10 milioni sono investiti per l’acquisto di latte crudo da trasformare in Uht e destinare agli indigenti. Sul fronte europeo, infine, c’è l’impegno, insieme a Francia, Spagna e Germania, per costruire soluzioni a partire dal finanziamento Ue della riduzione volontaria dell’offerta e per una Ocm Latte.

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