Ismea, l’agroalimentare va

Secondo l'ultimo Rapporto AgrOsserva, migliora il clima di fiducia dell’industria alimentare e delle imprese agricole, trainato dai segnali positivi della domanda interna ed estera
Ismea, l’agroalimentare va

È una tendenza in miglioramento quella che emerge dal nuovo Rapporto AgrOsserva relativo al terzo trimestre 2017, pubblicato da Ismea. Un segnale colto anche dagli operatori del settore: nel terzo trimestre, l’indice Ismea di clima di fiducia dell’industria alimentare aumenta sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto allo stesso dell’anno precedente, al pari dell’indice di clima di fiducia delle aziende agricole. La domanda interna, dopo anni di stagnazione, è tornata a crescere: +1,3% la spesa delle famiglie per i prodotti alimentari nei primi nove mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016. Ma prosegue anche il forte impulso al comparto proveniente dalla domanda estera, che aumenta del 6,5% nel periodo gennaio-agosto del 2017 e si avvia a chiudere l’anno al livello record di oltre 40 miliardi di euro.

Imprese e produzione

Il 2017, è stato segnato tuttavia da anomalie meteorologiche che hanno influito negativamente sulla produzione di valore del settore primario, quello più esposto: secondo le ultime informazioni disponibili, il terzo trimestre dovrebbe comunque vedere un’attenuazione del calo fatto registrare nel secondo trimestre dal valore aggiunto agricolo (-2,5%). A fronte della stabilità del numero di imprese agricole, prosegue l’espansione di quelle giovanili che, a settembre 2017, sono aumentate del 5,8% su base annua e hanno sfiorato le 53,5 mila unità (7% del totale delle imprese del settore primario). Anche per quanto riguarda l’occupazione nel settore agricolo, secondo i dati disponibili, relativi al secondo trimestre, si evidenzia una crescita del 2,2% in confronto allo stesso trimestre dell’anno scorso. A livello industriale, cresce la produzione del 2,6% su base annua nei primi nove mesi, continuano ad aumentare le imprese (+0,5% la variazione annua in ognuno dei tre trimestri) e aumenta il credito erogato al settore (+2,1% su base annua) portando lo stock di giugno 2017 a 32,4 miliardi di euro, in un contesto generale di flessione del credito alle imprese.

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