Whole Foods, il modello Amazon non piace ai dipendenti

I lavoratori della catena denunciano una strategia di business tutta orientata a massimizzare i profitti. Ma intanto Bezos alza i salari
Whole Foods, il modello Amazon non piace ai dipendenti

Il nuovo corso targato Amazon è cominciato ormai da più di un anno, ma la catena specializzata nel bio non sembra affatto aver cambiato pelle, né posizionamento o filosofia. Chi si aspettava cambiamenti radicali all’insegna del new retail, o innovazioni futuristiche nella shopping experience, probabilmente è rimasto deluso. Eppure, se i clienti non notano grandi novità, per i dipendenti di Whole Foods la situazione sembra diversa. Molti di loro, infatti, lamentano un netto peggioramento delle condizioni lavorative. Anzi, da qualche settimana le pagine di alcuni dei principali quotidiani americani riportano le interviste, prudentemente coperte dall’anonimato, a impiegati delusi, preoccupati e pronti a minacciare l’intervento dei sindacati. La loro impressione, senza mezzi termini, è che Jeff Bezos vorrebbe trasformarli in robot, costringendoli a turni più pesanti, compiti meccanici, con incarichi e mansioni intercambiabili. Una procedura che sembrerebbe concepita per rendere più semplici i licenziamenti, anche di massa, nonché ridurre i salari.

TAGLI AL PERSONALE E ALL’OFFERTA PREMIUM

Altri denunciano una gestione che non terrebbe conto nemmeno dei periodi di maggiore traffico negli store. Costringendo il personale a orari di lavoro insostenibili, senza poi ricompensarlo adeguatamente. Tutto ciò rientrerebbe in una nuova strategia orientata solo a massimizzare i profitti, anche al costo di uniformare i negozi e rendere più convenzionale l’offerta, tagliando i prodotti locali e le specialty. Quanto basterebbe, insomma, per intervenire con una vertenza. Ma, i dipendenti di Whole Foods non sono riuniti in organizzazioni sindacali da molto prima dell’arrivo di Bezos. Del resto, John Mackey, fondatore della catena e convinto sostenitore del libero mercato, ne è sempre stato un acerrimo nemico. La nuova proprietà, in ogni caso, non sembra intenzionata a cambiare rotta.

IL VIDEO ANTI-SINDACATI

Secondo quanto riferisce The Guardian, Amazon, come già in passato Walmart e Target, avrebbe inviato ai team leader di Whole Foods un video della durata di 45 minuti per istruirli sulle tecniche da adottare per evitare che i dipendenti si uniscano in sigle sindacali. Un vero e proprio vademecum di approcci e comportamenti da adottare qualora si accorgano di attività sospette, con il chiaro obiettivo di scoraggiarle, o meglio stroncarle sul nascere.

STIPENDI PIÙ ALTI

Intanto però, a calmare gli animi, è arrivato l’annuncio di Jeff Bezos che intende aumentare a 15 dollari l’ora il salario minimo di 350mila lavoratori, compresi quelli di Whole Foods. I dipendenti che già percepivano questa cifra otterranno comunque un incremento della busta paga.

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