Barilla salva Pasta Zara

Il gruppo del Nord Est cederà il sito produttivo di Muggia nell’ambito di un accordo quinquennale con la multinazionale. Obiettivi: mantenere i livelli occupazionali, garantire i creditori e ottenere l’ok dal Tribunale
Barilla salva Pasta Zara

Sarà Barilla ad acquisire lo stabilimento di Muggia di Pasta Zara, consentendo così all’azienda pastaia del Nord Est di condurre in porto il concordato con oltre 20 banche creditrici davanti al Tribunale di Treviso. Se tutto andrà a buon fine, Pasta Zara resterebbe così sotto il controllo della famiglia Bragagnolo. “Ormai prossimi alla scadenza del termine concesso a Pasta Zara da parte del Tribunale di Treviso per la presentazione del piano concordatario – si legge in una nota ufficiale di Pasta Zarail CdA del gruppo in totale sintonia con il proprio azionista di riferimento, la famiglia Bragagnolo, ha ritenuto l’offerta del Gruppo Barilla la migliore soluzione industriale sociale ed economica per i propri dipendenti e creditori”.

PASTA ZARA E BARILLA A DIFESA DELL’ITALIANITÀ

Siamo a tre quarti del guado – ha riferito il presidente di Pasta Zara, Furio Bragagnolo, a Food e torneremo dai creditori e dal tribunale per convincere entrambi della bontà di questo piano. E’ la prima volta che due big italiani della pasta si aiutano, in difesa dell’italianità di un prodotto grazie al quale il nostro Paese è famoso nel mondo”. Tutte le altre ipotesi relative alla cessione dello stabilimento di Muggia, infatti, vedevano come possibili acquirenti solo gruppi o fondi stranieri.

I TERMINI DELL’ACCORDO

La stima del valore dello stabilimento di Muggia si aggira intorno ai 120 milioni, con i quali verrebbero tranquillizzati creditori e Tribunale. Pasta Zara si impegnerà ad acquistare per almeno cinque anni la fornitura proveniente da Muggia, il cui sito produttivo ha una capacità di 120/130mila tonnellate annue. In questo modo Barilla avrebbe un fatturato garantito a fronte dell’acquisto dello stabilimento, mentre Pasta Zara potrebbe salvare i contratti di fornitura in essere, importanti e numerosi, del proprio prodotto sul mercato delle private label (al quale è destinato circa l’80% della produzione complessiva). Tutto questo garantirebbe anche gli attuali livelli occupazionali. “Il gruppo Barilla – continua la nota di Pasta Zara – ha presentato un’offerta vincolante per l’offerta del ramo d’azienda relativo allo stabilimento di Muggia (Trieste) che, oltre a garantire gli attuali livelli occupazionali con un piano di produzione funzionale alla saturazione degli impianti produttivi, consente il miglior soddisfacimento economico dei creditori di Pasta Zara e la possibilità per il Gruppo di Riese di acquistare pasta anche dallo stabilimento di Muggia”.

GLI OBIETTIVI

Pasta Zara sottolinea infine che “l’accordo con Barilla, di cui l’offerta vincolante rappresenterebbe un elemento imprescindibile nel piano di salvataggio e riorganizzazione del gruppo di Riese Pio X, ha come duplice obiettivo il mantenimento della continuità aziendale e dei livelli occupazionali nei siti produttivi di Riese e Rovato, oltre all’ulteriore rafforzamento della leadership dell’Italia a livello mondiale in uno dei settori che tutt’oggi rappresenta un asse portante della manifattura del Paese e un’eccellenza che caratterizza l’Italia nel mondo”.

© Riproduzione riservata