Come affrontare la crisi? La parola ai filosofi

I grandi pensatori del passato ci insegnano come affrontare al meglio il periodo di crisi che stiamo vivendo. I libri di Galimberti e Saudino insegnano

Filosofia è composta da due parole Philos e Sophia, cioè amore e sapienza, conoscenza. Il filosofo è colui che ama la sapienza, la verità… la filosofia è amore della verità. I miti sono i primi tentativi di dare una risposta agli interrogativi dell’uomo e sulla razionalità dell’universo. Vale la pena rileggere i filosofi e meditare sulle loro lezioni in questi momenti di incertezzaSocrate esortava a coltivare la passione per la conoscenza, la continua ricerca sul sapere per imparare cose nuove, il ‘sapere di non sapere’. Platone rifletteva sul vero volto dell’amore, del bene e sulla differenza tra apparenza e realtà. La maggior parte di persone vivono di pregiudizi, preconcetti, superstizioni e proprie interpretazioni della realtà. Eraclito, il teorico del tutto scorre (“panta rei”), sosteneva che ogni persona ha un ‘demone’ che gli impedisce di riflettere prima di agire in funzione di alcuni stati d’animo. Per esempio se siamo arrabbiati o innamorati facciamo il contrario di quello che dovremmo fare. I rimedi sono il distacco dalle passioni, la sospensione del giudizio, il dubbio. La soluzione è interrogarsi su sé stessi. Erasmo ci esorta a essere un po’ folli ogni tanto e non sempre razionali. Galileo ci invita a coltivare la curiosità. Insomma i filosofi sanno dare consigli e insegnamenti che possono aiutare a vivere meglio, per conoscere meglio sé stessi e gli altri. La curiosità, la cultura, l’amicizia e gli affetti sono le colonne che sorreggono la nostra vita e da esse dipendono la nostra felicità e libertà. Più colonne uno riesce a costruire più sarà forte, perché anche se qualcuna crollerà, le altre lo sorreggeranno. Alla base della nostra vita sono convinto che debba esserci la cultura, che non è solo frutto di quello che si studia a scuola ma anche l’interesse per il mondo che ci circonda. Anche viaggiare per il mondo è cultura, a patto che ci si guardi intorno e si cerchino punti di riferimento. Oggi sui media digitali tutto scorre: notizie, informazioni, fatti mentre sui giornali, sulle riviste e sui libri restano opinioni e riflessioni. Cultura è studiare per informarsi, documentarsi e riflettere su quello che succede e, quando possibile, provare ad anticipare gli eventi, i trend, quello che succederà domani e avere una propria visione della realtà attuale e del futuro. Il segreto della vita è divertirsi quando si va al lavoro, a scuola e non solo nel tempo libero. Un antidoto efficace contro qualsiasi avversità: non c’è bufera emotiva che non si riesca a superare utilizzando la lettura e lo studio per occupare il proprio tempo. Importante è riflettere, confrontarsi, porsi sempre dei dubbi avere sempre meno certezze, rispettare tutti ed essere seri con sé stessi e con gli altri. Sono le piccole cose che fanno la felicità, il saper vivere bene, sorretti dal buon senso. Il bello e il buono salveranno il mondo, non il perfetto e il razionale. L’arte e la cultura, non l’invidia e la supponenza, l’odio, la guerra e le armi. Vivremo in un mondo migliore se le persone e le organizzazioni capiranno che non è la ricchezza a farci felici. La solidarietà e la vera amicizia spesso la si trova tra chi ha poco, ma sa condividere quel poco che ha. Queste riflessioni sono molto attuali oggi, quando tutti siamo messi alla prova dalla pandemia del Corona virus. L’Italia e gli italiani sono in ginocchio e a breve lo saranno altri Paesi. Ma l’Italia saprà risollevarsi grazie agli Italiani. Gestire il cambiamento e il nuovo Rinascimento italiano è compito di tutti noi, ma in particolar modo delle persone migliori, di quelle che hanno competenze e visione. Dopo aver toccato il fondo non possiamo che risollevarci. Puntando sulle nostre capacità, tradizioni e imprenditorialità. Si deve mangiare tutti i giorni. Per questo i prodotti alimentari made in Italy, che sono di alta qualità, saranno richiesti ancor più di prima, soprattutto all’estero. La strategia di puntare sul turismo è una priorità. I turisti che assaggiano i nostri prodotti poi continueranno a comprarli e apprezzarli. Non solo pasta e riso, olio e aceto, pomodoro, formaggi e salumi, vini e bevande, ma anche specialty food. Basta chimica nei campi e nei cibi. Ricette semplici con pochi ingredienti. Bisogna ridurre, e quando possibile eliminare, la plastica per conservare gli alimenti. La sostenibilità e l’economia circolare saranno i nuovi paradigmi da adottare. Insomma ce la faremo a risollevarci se studieremo la nostra storia, cultura, filosofia e il nostro buon senso. Mettendo in campo le nostre capacità e competenze, il nostro impegno per l’Italia e gli Italiani. Un ultimo consiglio: in questi giorni di residenza obbligata leggete il libro scritto dal professor Umberto Galimberti insieme a Irene Merlini e Maria Luisa Petruccelli “Perché? 100 storie di Filosofi per ragazzi curiosi”, pubblicato da Feltrinelli. Questo libro, ideato e realizzato dalla mia casa editrice, è diventato in pochi mesi un bestseller pubblicato in diversi Paesi. Analizza e amplifica i concetti sintetizzati in questo editoriale. E completate la lettura con “La filosofia non è una Barba” il libro scritto dal professor Matteo Saudino, pubblicato da Vallardi. Buona lettura.

Paolo Dalcò

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