IRI, i nuovi CPG Indicators per misurare l’impatto della crisi

I nuovi indicatori economici misurano l’effetto del Covid-19 sugli acquisti dei beni di largo consumo e sull’andamento dei prezzi a livello europeo

IRI ha lanciato, a seguito della diffusione dell’epidemia da Covid-19, tre nuovi indicatori economici settimanali per aiutare produttori e distributori a comprendere le dinamiche di vendite, prezzi e shelf availability a livello europeo.

Si tratta di IRI Demand Index ™, IRI Inflation Tracker ™ e IRI CPG Supply Index™. Serviranno a misurare variazioni settimanali, oltre a fornire insights e key trend per tutti gli operatori che si trovano ad affrontare un contesto inedito. E una domanda che ha messo in crisi la filiera in numerosi Paesi. Gli indicatori sono disponibili sul sito della società in un portale dedicato, a cui possono accedere tutti gli operatori interessati: IRI Covid-19.

I NUOVI INDICATORI DI IRI

I nuovi indicatori sono modelli proprietari, basati sulla tecnologia IRI Liquid Data® che utilizzano numerosi set di dati integrati per monitorare l’impatto quotidiano del Covid-19 sugli shopper e sulle aziende operanti nel mondo del Largo consumo confezionato.

IRI Demand Index™ monitora le variazioni settimanali delle vendite di prodotti di Largo Consumo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per reparti e settori nei diversi canali di vendita e aree geografiche. Grazie alle dettagliate informazioni nei diversi Paesi europei, combinate con soluzioni previsionali automatizzate, questo indicatore è destinato a diventare una metrica standard per il monitoraggio dei cambiamenti nel mix di spesa durante la crisi attuale e nel prossimo futuro.

IRI Inflation Tracker ™ misura le variazioni di prezzo settimanali dei prodotti di Largo consumo confezionato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, tra reparti, settori e, in alcuni paesi, anche tra diversi canali di vendita e aree geografiche. Le variazioni di prezzo possono dipendere da uno o più fattori: cambi di listino, cambiamenti delle promozioni di prezzo, fenomeni di trading up o trading down e/o acquisto di formati/pack più o meno grandi. Questo indicatore utilizza come fonte i dati settimanali provenienti dal sell-out dei negozi della distribuzione moderna ed elaborati da IRI.

IRI CPG Supply Index™ è infine una metrica standard per il monitoraggio della disponibilità dei prodotti a scaffale (Optimal Shelf Availability) nei punti vendita della grande distribuzione e la variazione rispetto all’anno precedente. E’ disponibile negli Stati Uniti e in Italia – dove utilizza l’algoritmo proprietario validato anche da GS1 per la misurazione dell’Out-of-Stock.

GLI EFFETTI DEL COVID-19

Il comportamento dei consumatori e le loro abitudini di acquisto – commenta Marco Colombo, Direttore Solution & Innovation della divisione italiana – sono cambiate negli ultimi tre mesi, in concomitanza con la pandemia da Covid-19. Per le aziende dell’industria operanti nel mondo del Largo consumo, la situazione è stata particolarmente complicata. Oggi, è fondamentale poter accedere ad informazioni sulle vendite che siano accurate, sempre aggiornate e disponibili in tempo rapido; allo stesso tempo è importante reagire rapidamente rispetto alla volatilità dei prezzi, garantendo il corretto posizionamento dei prodotti. I nuovi indicatori di IRI sono un valido supporto in questo senso”.

Baljit ‘Bal’ Dail, Global President IRI, ha aggiunto: “Questi indicatori economici sono una combinazione potente, in grado di fornire una visione ampia, coerente e comparabile sia per quanto concerne la domanda sia per l’andamento dei prezzi. Aiuteranno tutti gli operatori a valutare l’andamento dei mercati in tutti i Paesi in un contesto in continua evoluzione e caratterizzato da grandi incertezze”.

COSA DICONO GLI INDICATORI

Queste sono alcune delle principali evidenze prodotte dai nuovi indicatori:

  • In tutti i paesi analizzati, la domanda rimane elevata per l’intero comparto del Largo Consumo Confezionato anche se in alcuni Paesi, come Francia e Italia, si evidenzia un rallentamento nelle ultime settimane. La domanda rimane alta nonostante l’aumento generalizzato dei prezzi dall’inizio della crisi Covid-19, tranne in Francia, dove il rialzo dell’inflazione è più recente (dal 10 maggio);
  • In termini di performance di vendita, il reparto dei Surgelati è il primo in classifica in tutti i paesi, ma i driver di crescita per questa macro-categoria variano. Nel Regno Unito, dove l’andamento è stato incrementato dall’inizio della crisi Covid-19, gelati, dessert e le categorie del pesce congelato stanno guidando la crescita. Nei Paesi Bassi, verdure, dessert, succhi e prodotti a base di patate sono al top in termini di vendite. In Italia, la crescita dei prodotti surgelati non è influenzata dalla riduzione della domanda nella categoria dei gelati;
  • In Francia e nel Regno Unito, calano le vendite di prodotti dolci. Nel Regno Unito questo dato include panetteria e più recentemente pasticceria, mentre in Francia, durante l’ultima settimana, si registra una flessione per la pasticceria confezionata;
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