Gli oli di semi sostenibili e tracciabili

Comparto che muove grandi volumi ed è vissuto per molti versi come una classica commodity, l’olio di semi è dominato dalla Mdd, che pesa oltre il 60% a valore e volume
Gli oli di semi sostenibili e tracciabili

Certo trainato dal lockdown, che ha fatto riscoprire agli italiani la cucina casalinga, orientando i consumi su prodotti legati a cottura e condimenti, il comparto degli oli di semi e speciali chiude in positivo l’anno che si chiude a fine maggio. Caratterizzato da grandi volumi, tanto da essere condizionato dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali, il mercato cresce del +4,9% a valore e del +3,8% a volume, mantenendo stabile il prezzo medio a quota 1,54 €/litro (+0,1%). Tradotto in dati di vendita, il settore vale 371 milioni di euro e 240 milioni di litri. Va subito sottolineato il peso della marca del distributore, che rappresenta oltre il 60% a valore e volume. L’industria di marca mostra di essere sempre più orientata a percorrere la strada dell’innovazione, con un occhio attento alla sostenibilità e alla filiera, meglio ancora se 100% italiana.

oli di semi
Deoleo, il nuovo packaging di Friol

ATTENZIONE AL PACKAGING

Le aziende del settore spingono sulla leva della tutela dell’ambiente: crescono i progetti per l’utilizzo di bottiglie più leggere ed eco friendly, in risposta all’accresciuta sensibilità dei consumatori. C’è anche chi, come Italtipici, ha scelto di puntare sulle confezioni in brik, ritenute particolarmente sicure e protettive, oltre che sostenibili. Allo stesso tempo, il pack e l’etichetta sono utilizzati anche in chiave di comunicazione, per veicolare informazioni sul prodotto e le materie prime utilizzate, a cominciare dalla loro origine.

La confezione in brick di Italtipici

SI INVESTE ANCHE IN INDUSTRY 4.0

E così Oleificio Zucchi nei primi mesi dell’anno ha incassato gli ottimi risultati della linea degli Oli di Semi 100% italiani da filiera tracciata e certificata, oltre che degli oli speciali. Nel contempo, l’azienda ha investito anche sull’industry 4.0, con un piano che prevede la completa conversione delle linee produttive nei prossimi anni. Deoleo ha puntato sul packaging, immettendo sul mercato una bottiglia del suo storico Friol con il 14% di plastica in meno rispetto al passato: una novità che sarà estesa a breve al resto della gamma degli oli di semi. Salov, infine, annuncia un importante progetto, oggi in fase di studio, che dovrebbe vedere la luce a inizio 2021, ma al momento è ancora top secret.

L’olio di semi 100% italiano di Zucchi
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