I canadesi di Couche-Tard rinunciano a Carrefour

Decisivo il no del governo francese nonostante le rassicurazioni del gruppo canadese

Il gruppo canadese Couche-Tard ha deciso di ritirare l’offerta di acquisto da 20 miliardi di dollari presentata a Carrefour giovedì scorso. Una decisione arrivata dopo che il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, aveva definito quello del suo governo come un “no cortese ma chiaro e definitivo”.

La decisione di rinunciare all’acquisto arriva dopo che i vertici del gruppo del Québec erano sbarcati a Parigi per convincere il governo francese, promettendo miliardi di euro di investimenti, nessun taglio ai posti di lavoro per due anni e la quotazione del gruppo sia in Francia sia in Canada.

Il merger avrebbe creato un colosso della Gdo, unendo i 14mila negozi di Couche-Tard con gli oltre 12mila di Carrefour, forte anche di una massiccia presenza in Italia. L’offerta del gruppo canadese avrebbe valorizzato Carrefour con 20 euro per azione, contro i 16,6 della chiusura delle contrattazionidi venerdì scorso. Carrefour ha 321mila dipendenti nel mondo, di cui circa un terzo in Francia dove è il principale datore di lavoro privato. In Italia l’insegna può contare su 1.479 punti vendita e 16mila dipendenti.

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