Food Summit 2021: è fondamentale “sintonizzarsi sul futuro”

È il tema scelto per l’evento svoltosi mercoledì 1 settembre a Parma, che ha celebrato i 30 anni del gruppo editoriale e messo a confronto manager e analisti sulle prospettive dell’industria alimentare italiana
Food Summit 2021: è fondamentale “sintonizzarsi sul futuro”

Lo splendido Teatro Farnese di Parma (su gentile concessione del Complesso Monumentale della Pilotta – Ministero della cultura) ha ospitato il Food Summit 2021: un’occasione speciale per celebrare, insieme con un foltissimo parterre di manager dell’industria e del retail, i trent’anni del gruppo editoriale. A conclusione della seconda giornata di Cibus, il primo grande salone del Food & Beverage organizzato dopo l’emergenza pandemica, l’evento ha riunito un panel di aziende chiamate a confrontarsi sulle visioni, le sfide e le strategie da tracciare per il futuro.

Nel suo intervento introduttivo Paolo Dalcò, fondatore ed editore del Gruppo Food, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di “concentrarsi sul proprio core business e fare meglio le cose che sappiamo fare. Per conquistare i consumatori, le aziende devono raccontare i loro punti di forza, il made in Italy, i nostri stili di vita. L’export è fondamentale: oggi esportiamo prodotti per 50 miliardi di euro, ma dobbiamo recuperare 100 miliardi di Italian Sounding: per questo sarà sempre più importante lavorare sulla sostenibilità, m­a anche sugli accordi di filiera e le alleanze per essere sempre più competitivi sui mercati internazionali”.

Sul palco Paolo Dalcò, editore di Gruppo Food

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Uno sguardo sul futuro è quello delineato dalle due ricerche che hanno aperto i lavori. Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, ha indicato quattro direttrici: “Le prospettive di domanda rimangono favorevoli, sia in Italia che sui mercati internazional e le aziende italiane potranno continuare a contare sul mix di tradizione e innovazione che ha sostenuto il successo del food Made in Italy. Bisognerà tuttavia tenere conto della forte polarizzazione e investire sempre di più in sostenibilità, digitalizzazione dei processi e nell’efficienza delle filiere”. Dal canto suo, Marco Eccheli, Direttore Generale AlixPartners Italia, ha sottolineato che alcuni trend dopo la pandemia “stanno accelerando e generando evidenti contraddizioni al loro interno: si afferma il consumatore “self centric” ma sempre alla ricerca di conferme, che nell’alternativa tra online e negozio, ristorante o delivery, in realtà vuole tutte le opzioni. E vorrebbe pagare il meno possibile sostenibilità e localismo”. In tema di finanza etica, Gian Marco Salcioli, Head of Strategic Marketing Divisione IMI Corporate & Investment Banking Intesa Sanpaolo, ha evidenziato che “la maggior parte delle aziende debbamaturare una maggiore consapevolezza in termini di CSR e vede la sostenibilità come un valore legato soltanto al marketing e all’immagine”; ed è proprio uno dei principali obiettivi della divisione IMI-CIB e del gruppo Intesa Sanpaolo quello di sostenere, accompagnare e valorizzare il percorso per la transizione sostenibile verso le sfide del futuro.

Sul palco Umberto Galimberti, filosofo

LE AZIENDE SCOMMETTONO SULL’ITALIA

Del “coraggio di investire” hanno parlato Gianpiero Calzolari (Presidente Granarolo), Siro Lionello (Presidente Eurovo) e Marco Travaglia (Presidente e AD Gruppo Nestlé Italia), che hanno raccontato le loro esperienze su temi quali la transizione ecologica delle filiere e la corretta remunerazione degli allevatori, la sostenibilità e le lungaggini burocratiche che non di rado frenano i progetti, il forte interesse a continuare a investire nel nostro paese.

Francesco Pugliese, AD Conad, ha parlato delle nuove frontiere della Gdo italiana, sottolineando gli sforzi che Conad – 17 miliardi di fatturato a fine 2021 – sta compiendo da un lato per analizzare i bisogni dei consumatori, dall’altro per fornire (attraverso una piattaforma dedicata) servizi sempre più su misura delle loro esigenze. C’è stato spazio anche per parlare di società benefit: Cristina Alfieri, giornalista con una lunga esperienza a Food e coordinatrice del Food Social Impact, ha chiamato a parlarne Gianpaolo Calanchi, Ceo Numer1 Logistics Group, e Mauro Del Barba, Presidente Assobenefit. Al filosofo Umberto Galimberti, da anni collaboratore della rivista, il compito di chiudere i lavori con una riflessione su opportunità e minacce del “nuovo millennio nato a Kabul”.

Un’immagine della platea
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