Gli alimenti per cani e gatti trainano il mercato

La XIV edizione del Rapporto Assalco-Zoomark mette in evidenza un mercato in salute, arrivato nell’a.t. a giugno 2021 a 2.431 milioni di euro (+8%). Il canale grocery assorbe il 56% del fatturato complessivo
Gli alimenti per cani e gatti trainano il mercato

Cresce il valore dei pet in famiglia in tempo di pandemia: nell’anno terminante a giugno 2021, il mercato dei prodotti per l’alimentazione dei cani e gatti in Italia – canale Grocery, Petshop Tradizionali, Catene Petshop, Petshop Gdo e Generalisti on line – ha sviluppato un giro d’affari di 2.431 milioni di euro con un incremento del fatturato del +8%. Le principali piattaforme distributive – Grocery, Petshop Tradizionali, Catene Petshop – sviluppano un giro d’affari pari a 2.338,7 milioni di euro e mostrano un trend positivo del +6,4 per cento.

CAMBIA LA RELAZIONE CON I PET

I dati elaborati da IRI Information Resources sono inclusi nella XIV edizione del Rapporto annuale Assalco – Zoomark, presentati in occasione del Convegno inaugurale di Zoomark International, il Salone internazionale b2b dei prodotti e delle attrezzature per gli animali da compagnia organizzato da BolognaFiere dal 10 al 12 novembre 2021.

In un periodo caratterizzato dal protrarsi della pandemia Covid-19, l’attenzione per gli animali d’affezione è aumentata significativamente ed è sempre più diffusa la consapevolezza dei benefici fisici e psicologici che questi portano in famiglia. Il maggior valore della relazione con i pet ha sostenuto l’aumento della popolazione degli animali da compagnia: secondo Euromonitor, in Italia si stima la presenza di oltre 62 milioni di animali d’affezione, di cui quasi 30 milioni di pesci, più di 16 milioni di cani e gatti, circa 13 milioni di uccelli e oltre 3 milioni e mezzo tra piccoli mammiferi e rettili.

Un’immagine dal convegno

I FATTURATI PER GATTO E CANE

L’alimentazione di gatti e cani continua a essere la componente più rilevante del mercato italiano del pet food. Il canale Grocery assorbe il 56,5% del fatturato complessivo, ovvero 1.373 milioni di euro, e il 75,9% dei volumi, ovvero 503.835 tonnellate. Nell’anno terminante a giugno 2021, IRI ha riscontrato un incremento del fatturato pari al 6,2% e dei volumi pari al 4,5%. Seguono i Petshop Tradizionali, che sviluppano il 14,2% dei volumi (corrispondenti a circa 93.953 tonnellate), ma generano il 26,9% del valore (653,6 milioni di euro di fatturato), e le Catene Petshop, che rappresentano il 7% dei volumi e il 12,8% del valore, per un totale di 46,7 tonnellate e 312 milioni di euro, con una dinamica di crescita particolarmente interessante (+19,7% a valore e +13,8% a volume rispetto all’anno precedente).

Confrontando il mercato degli alimenti per gatti e cani, comprendendo umidi, secchi e snack, IRI rileva che i prodotti per gatto rappresentano il 53,5% del valore realizzato dai canali Grocery, Petshop Tradizionale e Catene Petshop, con un fatturato pari a 1.251,5 milioni di euro. La crescita a valore è stata dell’8,1%. Gli alimenti per cane rappresentano a valore il 46,5% del totale mercato, ovvero 1.087 milioni di euro.

L’E-COMMERCE TOCCA 49 MILIONI DI EURO

L’emergenza sanitaria ha generato una forte accelerazione dell’e-commerce. I dati raccolti da IRI sulle vendite online di alimenti per cani e gatti da parte di operatori generalisti (gruppi della Gdo e Amazon) mostrano un fatturato pari a 49 milioni di euro: benché rappresenti al momento solo il 2% del fatturato totale del pet food, questo canale è cresciuto del 104% rispetto allo scorso anno e sembra destinato ad acquisire maggior peso in futuro.

“L’aumento degli acquirenti che traina il petfood – ha affermato Paolo Garro, IRI Business Insights Senior Directorè evidente: +1 milione di nuove famiglie e aumento della spesa media per atto d’acquisto. Il petfood “recluta” famiglie del Nord Est, di classe medio-alta e con età del responsabile d’acquisto fino ai 54 anni. Gli apporti più rilevanti alla crescuta 2021 arrivano dall’umido gatto e dal secco cane, ma la positività è diffusa su tutte le tipologie di prodotto”.   

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