Grana Padano Dop, il Consorzio aggiorna il Piano produttivo

L’obiettivo è produrre in base a consumi e prezzi. Il Presidente Renato Zaghini: “Facciamo crescere la domanda prima di lavorare più forme”
Grana Padano Dop, il Consorzio aggiorna il Piano produttivo

Consumi in aumento, prezzi in decisa ripresa e produzione in linea con gli obiettivi di crescita: sono i tre obiettivi raggiunti nel 2021 dal Consorzio Tutela Grana Padano, che hanno influito positivamente anche sui risultati dei primi mesi del 2022. A confermarlo la relazione presentata dal Cda all’Assemblea generale, che l’ha approvato con il 98% di consensi.

Con il Piano produttivo varato a novembre ci siamo prefissati di legare la produzione all’aumento dei consumi, che devono anticipare e giustificare il suo andamento per evitare ripercussioni negative sui prezzi” – ha spiegato Renato Zaghini, Presidente del Consorzio (nella foto). “Lo abbiamo deciso vedendo l’andamento dei consumi globali nel 2021. E i numeri di fine anno ci hanno dato ragione, perché si è registrato un +2,8% in Italia, segno di stabilità e per certi versi inatteso dopo la loro vistosa crescita nel 2020. Anche i primi quattro mesi del 2022 confermano la tendenza, che così ha portato il mercato del Grana Padano Dop ad un andamento assai positivo. Dobbiamo tuttavia mantenere la guardia alta, per il caro energia, con il quale le aziende consorziate devono ogni giorno fare i conti”.

BUONE NOTIZIE DALL’EXPORT

Dati decisamente positivi arrivano dall’export, cresciuto del +7,07%, grazie alla congiuntura internazionale e alle nuove strategie ispirate e accompagnate da KPMG, partner strategico che il Consorzio ha coinvolto circa un anno e mezzo fa. “Questa collaborazione ci ha portato a rivisitare gli investimenti promo pubblicitari e a rivedere la struttura marketing interna – ha sottolineato Stefano Berni, Direttore generale del Consorzioscelte che stanno favorendo il momento incoraggiante per la nostra filiera, e che vedono per il 2022 investimenti per 36 milioni di euro”.

IL FUTURO DEL COMPARTO

A condividere le preoccupazioni e gli obiettivi contenuti nella relazione i rappresentanti di associazioni e istituzioni. Per Paolo Zanetti, Presidente di Assolatte, “grazie ad una grande sintonia di tutti gli imprenditori, il settore non ha ridotto l’offerta di latte, a differenza di altri paesi”.

Cristiano Fini, da pochi giorni nuovo Presidente nazionale CIA, ha elogiato la capacità di programmazione del Consorzio, fondamentale in un’ottica di crescita. “Serve però tanta prudenza per i rincari di materie prime e costi energetici – ha detto Fini – frutto di una speculazione che impatta molto sui redditi e il future delle aziende”.

L’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Fabio Rolfi, ha rimarcato come il Grana Padano si confermi “portabandiera della Lombardia e dell’Italia nel mondo. Non solo per i numeri, ma per i valori che sa trasmettere, per la valorizzazione del lavoro degli agricoltori e di tutta la filiera, per la sostenibilità ambientale dei cicli produttivi e per la riconosciuta sicurezza alimentare che sa garantire”.

IL NUOVO DISCIPLINARE DI PRODUZIONE

I consorziati hanno discusso infine del disciplinare di produzione, confrontandosi in particolare sulle iniziative legate alla sostenibilità ambientale, alla salubrità di prodotto e di processo e al benessere animale. Temi che hanno visto il Grana Padano primo protagonista italiano in materia, come conferma il progetto LIFE TTGG, realizzato con il Politecnico di Milano, la Cattolica di Piacenza, Qualivita e il formaggio francese Comtè, che portano alla certificazione Made Green in Italy del Ministero della Transizione ecologica.

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