La filiera food napoletana promuove un dialogo con la Gdo

La Sezione Filiera Alimentare dell’Unione Industriali Napoli ha organizzato un incontro con i rappresentanti del retail. Dai Consorzi la necessità di fare sistema
La filiera food napoletana promuove un dialogo con la Gdo

Lo scorso fine settimana l’Unione Industriali di Napoli, attraverso la sua Sezione Filiera Alimentare, ha ospitato un incontro con i rappresentanti della grande distribuzione organizzata. L’evento, patrocinato dalla Regione Campania e realizzato con il sostegno di Bnl Bnp Paribas, è nato con l’obiettivo di essere un’occasione di confronto per approfondire le attività dei Consorzi di Tutela delle produzioni del territorio e per fare il punto sulle tendenze del mercato, sulla sicurezza dei prodotti e sulle conoscenze tecnologiche alla base dell’identificazione della produzione di qualità. L’iniziativa ha ottenuto un grande riscontro: a dimostrarlola nutritissima schiera di manager che venerdì 16 settembre ha affollato la sala conferenze della sede di piazza dei Martiri per il meeting di apertura dal titolo ‘Innovazione e valorizzazione dei prodotti agroalimentari per lo sviluppo del territorio’.

L’EXPORT DEL COMPARTO VALE 4 MILIARDI

L’appuntamento, che avrà cadenza annuale, aveva più obiettivi: non solo la valorizzazione delle eccellenze delle aziende campane, ma anche la ‘posa’ dei primi importanti mattoni per realizzare un network tra le imprese del territorio. Non dimentichiamo, come è stato giustamente sottolineato, che il peso dell’agroalimentare campano è in costante crescita: basti pensare che le esportazioni del comparto valgono oltre quattro miliardi di euro, quasi un terzo del totale regionale.

Nella prima parte dell’incontro, il Presidente della Sezione Filiera Alimentare Unione Industriali Napoli, Gaetano Torrente, ha sottolineato la necessità di consolidare i rapporti tra i protagonisti delle filiere agroalimentari: “Un obiettivo che non si limita al nostro territorio, ma riguarda l’economia dell’intero Paese: se riuscissimo a valorizzare le varie eccellenze delle regioni italiane, spesso uniche, non subiremmo così tanto la concorrenza internazionale”. Nel suo intervento, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca ha parlato di “un comparto che può difendersi bene: le difficoltà le avremo, dal punto di vista dei costi di produzione e dell’energia, ma crisi di mercato dal punto di vista della domanda non ne vedo. Dobbiamo semmai recuperare un’immagine corretta della regione e delle sue produzioni: oggi la Campania è la più ambientalmente controllata d’Italia”.  

LA PAROLA AI CONSORZI

L’attesa tavola rotonda seguita alle testimonianze degli amministratori pubblici ha visto la partecipazione dei Presidenti di numerosi Consorzi di tutela: Pasta di Gragnano Igp (Giovanni Cafiero in rappresentanza di Massimo Menna), Pomodorino del Piennolo del Vesuvio Dop (Cristina Leardi), Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese Nocerino (Tommaso Romano); Mozzarella di Bufala Campana Dop (Domenico Raimondo); Limone di Sorrento Igp (Mariano Vinaccia); Nocciola di Giffoni Igp e olio extravergine di olive Colline Salernitane Dop (Gerardo Alfani); Provolone del Monaco Dop (Giosuè De Simone); Rucola della Piana del Sele Igp (Vito Busillo).

Dagli interventi sono emerse le criticità di questo periodo e l’urgenza di interventi in grado di sostenere in concreto l’attività delle aziende, realtà non di rado di piccole dimensioni. Nel contempo, è stata rimarcata la necessità di fare sistema e dare ai consorzi un ruolo più ampio. Lo sviluppo passa dunque da una sempre maggiore capacità di unire le forze.

© Riproduzione riservata