Oms, vino equiparato al fumo: “Più tasse e niente pubblicità”

La preoccupazione dei produttori per i contenuti dello European framework for action on alcohol 2022-2025. La replica delle organizzazioni di categoria: “Accostamento improprio”
Oms, vino equiparato al fumo: “Più tasse e niente pubblicità”

L’Organizzazione mondiale della Sanità – Regione Europa, ha adottato a Tel Aviv un documento, lo “European framework for action on alcohol 2022-2025”, che sta destando non poco allarme tra i produttori di vino, italiani e non solo, e le relative organizzazioni di categoria. In esso, tra le altre cose, si propone di raggiungere gli obiettivi di un taglio dei consumi di alcol di circa il -10% attraverso una strategia che prevede aumento della tassazione, divieto di pubblicità, promozione e di qualsiasi azione di marketing e obbligo di health warning in etichetta (come gli avvisi con la scritta “nuoce alla salute”). Di fatto, un trattamento che assimilirebbe le bottiglie di vino ai pacchetti di sigarette.

LA RISPOSTA DEI PRODUTTORI ITALIANI

Il pronunciamento dell’Oms – sottolinea Coldirettiattacca un prodotto con una storia millenaria e colpisce un settore strategico del Made in Italy agroalimentare, che vale 12 miliardi di euro di fatturato nell’ambito di un comparto in cui lavorano 1,3 milioni di persone”. Per l’organizzazione degli agricoltori italiani “è del tutto improprio assimilare l’abuso di superalcolici al consumo moderato e consapevole di prodotti di qualità e a più bassa gradazione come birra e vino. Aumento della tassazione, divieto di pubblicità o promozione e obbligo di health warning in etichetta rischiano di assimilare in modo fuorviante il consumo del vino alle sigarette, con effetti disastrosi sui consumi”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’Unione Italiana Vini: “Si tratta di misure che equivalgono ad una scure sul mondo del vino, e che segnano l’inizio di una nuova ondata proibizionista per un settore del made in Italy che vanta un export di oltre sette miliardi di euro”.

Contesta l’accostamento tra vino e sigarette in termini di pericolosità per la salute anche Assoenologi, definendolo “semplicemente folle. Decine di pubblicazioni scientifiche – afferma il presidente Riccardo Cotarella attestano non solo che il vino non è nocivo, se consumato consapevolmente e con moderazione, ma addirittura fa bene alla salute”.

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