Ferrarini aderisce alla campagna Etichetta Consapevole di Too Good To Go

L'impegno rientra nella strategia di sostenibilità che già prevede il 65 per cento di plastica riciclata per le vaschette di salumi affettati a marchio Casa Ferrarini
Ferrarini aderisce  alla campagna Etichetta Consapevole di Too Good To Go

Ferrarini aderisce alla campagna Etichetta Consapevole di Too Good To Go (www.spessobuonooltre.it). Una app nata nel 2015 in Danimarca con l’obiettivo di contrastare lo spreco alimentare nella vita quotidiana, e diventata rapidamente punto di riferimento sul tema coinvolgendo le principali aziende dell’industria alimentare. L’impegno dell’azienda rientra nell’articolata strategia di sostenibilità che già prevede che le vaschette delle confezioni dei salumi affettati a marchio Casa Ferrarini in commercio dal 2022 siano realizzate utilizzando almeno il 65 per cento di plastica riciclata. Nel packaging dei prodotti viene inoltre evidenziato il corretto smaltimento per facilitare i consumatori.

La collaborazione con Too Good To Go – dichiara il Direttore marketing Ferrarini Claudio Rizzi – è un altro tassello nell’impegno di Ferrarini sul fronte della sostenibilità che con l’adesione alla Fondazione Sviluppo Sostenibile ha voluto intraprendere in modo concreto. Abbiamo scelto di partire il 29 settembre, in occasione della Giornata internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari”.

LA CAMPAGNA DI FERRARINI

La campagna prevede l’apposizione sulle confezioni di salumi Ferrarini, che presentano il TMC, il termine minimo di conservazione (la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”), della specifica “Spesso Buono Oltre”, e i relativi pittogrammi on pack proprio per incoraggiare i consumatori ad utilizzare i sensi per valutare se un prodotto è ancora buono, prima di gettarlo dopo la data indicata in etichetta.

Ferrarini-spreco alimentare-Too Good To Go

LA LOTTA CONTRO LO SPRECO

Sono nove milioni le tonnellate di cibo sprecate ogni anno in Europa, secondo uno studio della Commissione Europea, a causa dalla scorretta interpretazione delle diciture in etichetta, che equivalgono a più di 22 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente immesse in atmosfera. Un danno non solo economico, ma in primo luogo ambientale derivato dall’errata comprensione della differenza tra data di scadenza, che in etichetta viene indicata dalla frase “da consumare entro”, e termine minimo di conservazione, indicato in etichetta con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro”.

Leggere le etichette anche dei nostri affettati contribuirà a sensibilizzare i consumatori sulla possibilità di evitare sprechi alimentari. L’impegno per la sostenibilità – spiega Rizziè da sempre nel DNA del nostro gruppo, e un carattere distintivo sul mercato. Nell’area agricola possiamo vantare una filiera del Parmigiano Reggiano DOP completamente integrata, dal foraggio all’allevamento delle tremila vacche da latte, fino alla trasformazione e alla stagionatura delle forme; una filiera che ha permesso all’azienda di ottenere, già nel 2007, la certificazione di ‘prodotto con latte ottenuto da alimentazione NON OGM’. L’azienda agricola inoltre ha convertito i vigneti a coltura biologica, e dalla vendemmia del 2017 i vini Ferrarini, tipici del territorio, si possono fregiare della denominazione ‘biologico’.

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