L’ortofrutta è uno spettacolo (da fare insieme)

Dodici aziende del comparto ortofrutticolo si uniscono in un’ATI (Associazione temporanea d’Imprese) per continuare a promuovere i prodotti ortofrutticoli con format e iniziative originali già note come 'Spettacoli alla frutta'
L’ortofrutta è uno spettacolo (da fare insieme)

Sono 11 prodotti top dell’ortofrutta italiana (il carciofo Violì, la Dolce Clementina di OP Armonia, la ciliegia di Consorzio di Vignola, la fragola Solarelli, il kiwi Jingold, la mela Melinda, il melone del Consorzio del Melone Mantovano, le pesche e le nettarine Valfrutta Fresco, il pomodoro del Consorzio di Pachino Igp, il finocchio Dolce Lucano di OP Primo Sole e l’uva Piacere Viviana di OP Agritalia) assieme al Consorzio Bestack, player distinto negli imballaggi: è questa l’anima del progetto ‘Spettacoli alla frutta’, un format nato da qualche anno per promuovere e valorizzare con un linguaggio diverso e coinvolgente il mondo ortofrutticolo nazionale presso i consumatori finali.

LA GIUSTA EVOLUZIONE

Da pochi giorni quel progetto è diventato un’Associazione Temporanea d’Imprese (ATI) della durata di cinque anni, a testimonianza della volontà di camminare insieme da parte delle aziende coinvolte.

I rappresentanti delle imprese che si sono unite per dar vita all’AIT

Questa scelta rappresenta la giusta evoluzione del percorso di crescita di un progetto che fin da subito ha incontrato il supporto e la partecipazione di tante aziende – commenta Claudio Dall’Agata, Direttore Bestack, capofila del raggruppamento–. Proprio per questo è orgoglio di tutto il gruppo di persone che ci ha lavorato essere giunti a questo passo formale che testimonia il potenziale del progetto stesso, la voglia di fare, di provarci, di sperimentare stando tutti insieme, che di per sé è già un fatto rivoluzionario, specie in ortofrutta.

Dopo l’esperienza della scorsa estate di spettacoli e flash mob in 14 piazze italiane siamo pronti per lavorare in sinergia con la Gdo per portare il nostro modo innovativo di comunicare l’ortofrutta direttamente nei reparti dei punti vendita che rappresentano il principale luogo di contatto con i responsabili d’acquisto. Lo faremo coerentemente con la stessa indole che ci ha ispirato fino a qui, in maniera innovativa, sorprendente e spettacolare”.

Una performance del progetto ‘Spettacoli alla frutta’

OBIETTIVO GDO

Con il Manifesto identitario, presentato lo scorso ottobre, nel quale sono stati riassunti valori e obiettivi del progetto, i membri di Spettacoli alla Frutta hanno anche invitato le insegne della grande distribuzione ad accogliere l’iniziativa nei propri negozi e, da allora, qualcosa si sta già muovendo. “Abbiamo sviluppato nel frattempo diversi contatti con le catene della Gdo – prosegue Dall’Agata –. È ormai chiaro all’intera filiera che per sostenere i consumi interni è fondamentale la collaborazione di tutti gli attori; la leva del prezzo non può essere l’unico strumento, occorre anche stimolare e ingaggiare i clienti sugli aspetti valoriali dei prodotti raccontando bontà e gusto delle eccellenze ortofrutticole italiane, i tanti benefici del consumare frutta fino a come rispettare di più l’ambiente e ridurre lo spreco alimentare, anche attraverso le confezioni”.

CONQUISTARE IL CONSUMATORE, STUPENDOLO

Così come l’ortofrutta è uno dei reparti su cui i player della Gdo si giocano la fidelizzazione dei clienti, anche l’esperienza d’acquisto deve essere altrettanto coinvolgente, stimolante e interessante. I consumatori vanno guidati e coccolati alla scoperta della qualità e della ricchezza dell’offerta della produzione italiana di frutta e verdura. E, se possibile, sorpresi. Per realizzare tutto ciò i membri di Spettacoli alla Frutta stanno lavorando affinché il reparto diventi il ‘palco’ dei prodotti in vendita, studiando format specifici in base alla dimensione dei negozi e alle esigenze delle singole insegne.

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