Distretti agroalimentari, nel primo semestre 2022 l’export supera i 12 miliardi di euro

Pasta e dolci hanno contribuito maggiormente alla crescita. Spiccano il comparto pasta dell’Alimentare di Parma (+27%), di Fara (+36,5%) e dell’Alimentare napoletano (+47,4%). Si distinguono anche i distretti vitivinicoli

Dopo gli ottimi risultati del 2021, le esportazioni dei distretti agroalimentari italiani continuano a crescere anche nel primo semestre del 2022. I rincari energetici e le tensioni geopolitiche non sembrano avere effetti sulle vendite oltreconfine dei prodotti agroalimentari italiani, sempre più apprezzati all’estero come sinonimo di qualità e sicurezza.

Nel complesso, i 51 distretti monitorati hanno totalizzato quasi 12,5 miliardi di export nel primo semestre del 2022, il 15% in più del 2021 e il 32,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. L’evoluzione riflette quella dell’export agroalimentare italiano nel suo complesso che, dopo il record del 2021 (oltre 50 miliardi di euro di esportazioni), segna nel primo semestre del 2022 un’ulteriore crescita, del +18,9%.

Il risultato risente in parte della dinamica inflattiva: l’indice dei prezzi praticati sui mercati esteri dall’industria alimentare italiana è infatti cresciuto, nel primo semestre del 2022, del +10,8% rispetto allo stesso periodo del 2021, con punte del +22% per oli e grassi, mentre per le bevande l’incremento è stato più contenuto (+3,9%, e +4,1% per i vini). Sulla seconda parte dell’anno pesano le incognite relative all’evoluzione dei costi energetici e dei consumi, e agli effetti dei cambiamenti climatici come siccità ed eventi estremi che stanno interessando molti settori dell’agricoltura e della trasformazione alimentare.

Massimiliano Cattozzi, Responsabile direzione agribusiness Intesa Sanpaolo, commenta: “Si conferma il successo all’estero dei prodotti agroalimentari italiani, anche in un contesto delicato come quello attuale. In questi mesi stiamo concentrando il lavoro dei professionisti della direzione agribusiness nel dialogo attento e continuo con le aziende del comparto agroalimentare, proprio per supportarle nel far fronte alla carenza delle materie prime e alle dinamiche inflattive. In parallelo stiamo potenziando anche gli interventi per rendere concrete le transizioni green e digitale cogliendo le opportunità dei bandi del Pnrr, così come l’accesso ai mercati esteri grazie ai nostri prodotti finanziari dedicati”.

PASTA E DOLCI

I distretti della pasta e dolci sono quelli che hanno contribuito maggiormente alla crescita nel primo semestre del 2022, superando 1,9 miliardi di export in valore, (+23,4%). Filiera tra le più energivore, sta risentendo anche degli incrementi di prezzo di molte materie prime agricole (a partire dal frumento), trasferendo in parte sui listini i maggiori costi sostenuti. Tra i distretti della filiera, si distingue in particolare il comparto pastadell’Alimentare di Parma, con 119 milioni di euro in più rispetto al primo semestre del 2021 (+27%). Crescite a doppia cifra anche per i Dolci di Alba e Cuneo (+12,7%), i Dolci e pasta veronesi (+16,3%), la Pasta di Fara (+36,5%) e i comparti pasta dell’Alimentare napoletano (+47,4%), dell’Alimentare di Avellino (+23,4%) e dell’Olio e pasta del barese (+40,6%).

VINO

Per contributo alla crescita si distinguono i distretti vitivinicoli, che superano i 3,2 miliardi di euro di export in valori correnti, 361 milioni in più rispetto al primo semestre del 2021(+12,6%). Il distretto più importante in termini di valori esportati, con oltre un miliardo nei primi sei mesi del 2022, è quello dei Vini di Langhe, Roero e Monferrato, che ha registrato un progresso del +5,7% rispetto allo stesso semestre del 2021. Registrano un’ottima evoluzione anche i Vini del veronese (+11,6%) e i Vini dei colli fiorentini e senesi (+15,8%), ma la migliore performance viene dal Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene (+32,6%).

DISTRETTI AGRICOLI

La filiera dei distretti agricoli cresce complessivamente del +4,3% nel primo semestre del 2022, con il maggior contributo dal distretto dell’Ortofrutta del Barese, che passa dai 126 milioni del primo semestre del 2021 a 262 milioni dello stesso periodo del 2022. Oltre all’Ortofrutta romagnola soffrono anche le Mele del Trentino, la Nocciola e frutta piemontese e il comparto agricolo dell’Ortofrutta e conserve del foggiano.

CONSERVE

Crescite diffuse per i distretti delle conserve: le Conserve di Nocera hanno registrato un +18,9%; per le Marmellate e succhi di frutta del Trentino-Alto Adige +30,1% e per i comparti conserve dell’Alimentare napoletano +32,1% con l’Alimentare di Parma in crescita del +25,8%. Unica eccezione, il comparto conserve dell’Ortofrutta e conserve del foggiano che continua a perdere terreno sui mercati esteri (-6,4% nel primo semestre del 2022).

CARNI E SALUMI

Per i distretti delle carni e salumi, alla forte crescita dei Salumi del modenese (+22,8%) si contrappone il calo delle Carni di Verona (-12,1%), con boom di vendite sui mercati esteri per i Salumi di Reggio Emilia (+49,9%).

DAIRY

Anche tra i distretti del lattiero-caseario si registrano performance altalenanti. Il primo distretto per valori esportati, il Lattiero-caseario della Lombardia sud-orientale, dopo l’ottimo risultato del 2021 (+15,4%), chiude il primo semestre del 2022 con una crescita del +22,9%. Dinamica simile anche per la Mozzarella di Bufala Campana (+27,1%) e per il Lattiero-caseario Parmense (+16,1%), mentre si registra una contrazione per il Lattiero-caseario di Reggio Emilia (-3%) e per il Lattiero-caseario sardo (-5,5%).

OLIO

Forte accelerazione per la filiera dell’olio (+33,9%), che si accompagna però ad un elevato incremento dei prezzi sui mercati esteri per la produzione di oli e grassi (+22%). Il distretto dell’Olio toscano chiude il primo semestre del 2022 con un +32,3%. Molto positivi i risultati anche dell’Olio umbro (+35,9%) e del comparto oleario dell’Olio e pasta del barese (+43,4%).

RISO

I due distretti del riso si muovono all’unisono: il Riso di Vercelli registra una crescita del +23,5%, e la stessa dinamica riguarda il Riso di Pavia (+39,7%).

CAFFÈ

Nella filiera del caffè, tutti i distretti proseguono il trend positivo del 2021: il distretto del Caffè, confetterie e cioccolato torinese (+22,2%), il Caffè di Trieste (+28,3%) e il Caffè e confetterie del napoletano (+17,2%).

ITTICO

Recupera i livelli pre pandemia anche il distretto dell’Ittico del Polesine e del Veneziano (+19,1%; +8,4% rispetto al primo semestre del 2019).

I MERCATI DI DESTINAZIONE

Le esportazioni dei distretti agro-alimentari italiani sono in crescita verso tutti i principali mercati di destinazione. Crescono i flussi verso la Germania, primo mercato di sbocco (+7,4% nel primo semestre del 2022), verso gli Stati Uniti (+14,7%), e per la Francia (+16,7%). Riprendono a crescere anche le vendite sul mercato britannico (+15,8%). Continuano gli incrementi di vendite verso le economie emergenti, che nel complesso raggiungono la soglia del 20% sul totale delle esportazioni dei distretti agroalimentari.

© Riproduzione riservata