Amazon Business-Urbani Tartufi, alle radici del futuro

La case history mette in luce i punti di forza di un’azienda ultracentenaria che ha saputo rinnovarsi nel nome dell’innovazione di prodotto, di processo e di filiera
Amazon Business-Urbani Tartufi, alle radici del futuro

Un miracolo della natura. Un’impresa che ha appena superato i 170 anni di storia ed è giunta alla sesta generazione di famiglia. Un partner digitale con cui proseguire nel percorso di crescita aziendale puntando su agilità e semplificazione dei processi. Sono questi gli ingredienti del press tour organizzato da Amazon Business e Urbani Tartufi nel cuore dell’Umbria a cui Food ha preso parte per conoscere da vicino la storia, il presente e il futuro di un mercato, quello del tartufo, di cui l’azienda di Sant’Anatolia di Narco (Pg) è leader: oggi Urbani Tartufi conta 14 sedi nel mondo, cinque marchi e 300 dipendenti; raggiunge il 70% del mercato mondiale per un giro d’affari da oltre 60 milioni di euro (circa l’80% sviluppato all’estero tra fuori casa, retail ed e-commerce) e, solo nel 2022, ha commercializzato 30 tonnellate di tartufo. Numeri che richiedono processi automatizzati che possano sveltire tutte le pratiche: dal marketing al finance, alla direzione, toccando tutti gli uffici.

UN PERCORSO DI CRESCITA

Ripercorrendo le tappe della storia della Urbani è facile capire come l’innovazione ne abbia scandito i momenti salienti. Un tema che, negli anni, è stato tradotto con l’ideazione di numerosi prodotti conservati a base di tartufo (oltre 600 referenze per la gran parte auto prodotte), che hanno consentito all’azienda di ramificare il proprio business coprendo tutto l’anno i vari canali di vendita in maniera continuativa. Recentemente, l’azienda ha registrato una crescita importante nel food service, ma anche il canale della Gdo è in ascesa: riporta un trend del 19,4% trainato proprio dai prodotti conservati. L’aumento esponenziale della promozione e della comunicazione sta dando un forte impulso ‘culturale’ allo sviluppo del mercato del tartufo, nell’out of home così come nella distribuzione moderna. Il tartufo fresco, al contrario, copre principalmente la ristorazione. Tra i piani di sviluppo futuri di Urbani c’è il raddoppio della superficie produttiva dell’headquarter, oltre all’implementazione di nuove certificazioni industriali (anche in ottica ‘green’). Senza dimenticare lo sviluppo del core business export, con i paesi del Far e Middle East in rampa di lancio, come ha ricordato a Food la stessa Olga Urbani.

IL TARTUFO DEL FUTURO

Innovazione fa rima con scienza e sostenibilità nel progetto Truffleland, nato nel 2017 dalla sesta generazione di famiglia con Francesco Loreti Urbani e dalla volontà dare vita a nuove tartufaie, attraverso la coltivazione di piante micorrizate. Un ‘esercizio virtuoso’ capace di accompagnare a 360° gli agricoltori che vogliono affacciarsi alla tartuficoltura, dalla semina alla vendita del prodotto: Truffleland riesce infatti a riprodurre il processo naturale di somministrazione di acqua, calore e umidità necessarie per la produzione di tartufi, grazie alla micorrizazione di piantine tartufigene che, messe a dimora in serra per diversi mesi, possono poi essere piantate in altri terreni idonei per dar vita ‘nuove tartufaie’. Sono già oltre 250mila gli alberi piantati in tutta l’Italia da Urbani, di cui 100 mila in Umbria“Stiamo, realizzando un’opera di rimboschimento che ci consentirà oltre che di ridare vita al mondo del tartufo anche di creare finalmente una filiera di tracciabilità”, sottolineano dall’azienda.

AMAZON BUSINESS AL FIANCO DELLE PMI

Razionalizzare e ottimizzare i processi di approvvigionamento di back office è l’intento che ha dato il là alla partnership strategica tra Amazon Business e Urbani Tartufi. La crescita su larga scala dell’impresa umbra, infatti, ha fatto sì che un solo ufficio acquisti non potesse più occuparsi di tutte le necessità di reperimento di articoli e strumenti necessari al mantenimento delle diverse attività. 

“La richiesta principale, per quanto riguarda l’approvvigionamento aziendale, era quella di ottenere una soluzione che permettesse di trovare tutto ciò che serviva, anche con urgenza, a prezzi competitivi e con consegne veloci e localizzate – spiega Gerardo di Filippo, Head of Amazon Business Italia –. Un altro aspetto fondamentale per l’azienda è l’attenzione all’ambiente. Un processo non strutturato di approvvigionamento portava spesso a una difficoltà nel mantenere una predilezione per articoli sostenibili, soprattutto dal punto di vista della logistica”.

Con Amazon Business, Urbani Tartufi è riuscito a localizzare la maggior parte dei suoi acquisti e a ridurre notevolmente il numero di dipendenti dedicati ai processi di procurement. Al pari di tante altre Pmi italiane che, in questi anni, hanno trovato nella e-company un partner di rilievo, come attestano gli ultimi aggiornamenti riferiti al 2021: oltre 20mila Pmi vendono su Amazon, per 800 milioni di euro di transazioni effettuate all’estero; 4.500 tra Pmi e artigiani sono presenti nella vetrina del made in Italy di Amazon.it, mentre sono 60mila i posti di lavoro creati dalle Pmi che vendono su Amazon.

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