Lactalis ospita a Parma le startup del “Tel Aviv Tech Hub”

Più di dieci progetti presentati per promuovere l’innovazione nel settore food-tech. Focus su benessere animale, nutrizione, sostenibilità ambientale e industria 4.0
Lactalis ospita a Parma le startup del “Tel Aviv Tech Hub”

In un’ottica di open innovation, la multinazionale Lactalis ha organizzato a Parma il “Lactalis startup food-tech day”, una giornata dedicata all’innovazione in campo agroalimentare, che ha coinvolto alcune fra le più interessanti startup israeliane del “Tel Aviv Tech Hub”.

All’evento hanno partecipato Jonathan Hadar, Ministro per gli Affari economici di Israele, Adi Teicher, a capo dell’unità food&wine e food-tech dell’Istituto di Israele per le esportazioni, e Alex Holst, Senior policy manager di The Good Food Institute, organizzazione no profit che ha come missione la creazione di un sistema alimentare sano e sostenibile. Ad aprire la giornata dedicata all’innovazione Maurizio Bassani, Direttore generale Parmalat, e Vittorio Fiore, Direttore comunicazione, regulatory e public affair Lactalis Italia.

Riconosciuta come startup nation, Israele conta 9.000 startup attive in un paese di 9,2 milioni di abitanti. La più alta concentrazione a livello mondiale, a cui si aggiunge il fatto che nel 2021 gli investimenti nel settore agri-food hanno raggiunto i 668 miliardi di dollari.

DAI PROGETTI AGLI INVESTIMENTI

Durante l’evento, i fondatori delle startup hanno avuto modo di presentare i progetti e confrontarsi con l’azienda su come poter collaborare insieme. Grazie anche ad un team dedicato all’open innovation, Lactalis dialoga con il mondo dell’innovazione sia in Italia sia all’estero, e si impegna ad investire per collaborare e innovare generando progetti operativi che impattino in modo positivo sulle persone, sul pianeta e sulle performance di business. Negli ultimi anni sono state 100 le startup inserite nel network aziendale, e quasi 20 le collaborazioni avviate.

Sono sicuro che l’evento di oggi sarà un primo importante passo, che connetterà Parmalat con l’intero ecosistema food-tech israeliano. Le aziende food-tech israeliane hanno attratto più investimenti di qualsiasi altro paese ad eccezione degli Stati Uniti; ora sono alla ricerca di partner, e Parmalat rappresenta un partner naturale in grado di guidare l’innovazione nell’industria alimentare”, ha dichiarato Hadar.

Favorire il processo di generazione di nuove idee è parte del Dna di Parmalat. Per questo, già quattro anni fa abbiamo creato una funzione specifica di open Innovation, ossia di collaborazione aperta verso il mondo esterno, che tra l’altro ci ha permesso di portare in azienda progetti innovativi sul campo della sostenibilità lungo tutta la filiera, e che oggi trasferiamo con orgoglio all’intero gruppo in Italia”, ha sottolineato Bassani.

“Lactalis in Italia vuole essere sempre più un facilitatore di cambiamento e innovazione, ed è per questo che per noi l’open innovation rappresenta un driver strategico di crescita e di trasformazione del gruppo”, ha aggiunto Fiore. “Collaborare per innovare è una leva fondamentale, e i progetti presentati oggi dalle startup con un focus su benessere animale, nutrizione, sostenibilità ambientale e industria 4.0 corrispondono ai bisogni di un settore in cui vogliamo contribuire ad essere promotori di un’incessante evoluzione”.

© Riproduzione riservata