Vino: Italia, Francia e Spagna contro le etichette irlandesi

I tre paesi produttori di vino fanno fronte comune contro l’autorizzazione a scrivere in etichetta avvertenze sui rischi per la salute simili a quelli dei pacchetti di sigarette
Vino: Italia, Francia e Spagna contro le etichette irlandesi

Si allarga il fronte dei paesi contrari al progetto irlandese di introdurre avvertenze sui rischi per la salute – simili a quelle che si trovano sui pacchetti di sigarette – sulle bottiglie di bevande alcoliche, compresi birra e vino. Non solo Italia, Francia e Spagna, ma anche Portogallo, Danimarca, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria potrebbero presto unirsi per fare pressione sulla Commissione Europea.

Nei giorni scorsi il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida aveva fatto riferimento al lavoro che Roma, Parigi e Madrid stavano facendo per arrivare a un documento comune. I canali diplomatici si sono attivati nelle scorse settimane arrivando a coinvolgere altri cinque Paesi, tutti scettici sulla compatibilità tra le regole del mercato interno e le norme che l’Irlanda vorrebbe emanare. A maggior ragione da quando la Commissione ha annunciato misure Ue in materia.

LA SPAGNA: PRODOTTI TUTELATI DAI TRATTATI

A Madrid il fronte contro la normativa irlandese, che punta a introdurre sulle bottiglie di vino e altri alcolici scritte allarmistiche simili a quelle dei pacchetti di sigarette,è compatto: “Ogni approccio unilaterale sinceramente non mi sembra adatto – ha detto il ministro spagnolo dell’Agricoltura, Luis Planasdobbiamo preservare il mercato unico e questo vuol dire avere un approccio comune. Abbiamo rispetto per la competenza degli stati membri in materia di salute, però qui stiamo regolamentando un prodotto alimentare riconosciuto dal Trattato di funzionamento dell’Ue, e abbiamo chiesto alla Commissione di pronunciarsi su questo tema”.

L’ATTACCO AL NUTRISCORE

Da anni i governi italiani si stanno mobilitando per bloccare l’approvazione dell’etichettatura nutrizionale a colori Nutriscore con diverse iniziative, tra cui eventi di alto livello e creazione di coalizioni con altri stati membri.

LA COMMISSIONE TACE, L’IRLANDA NON SI FERMA

Con il suo silenzio, invece, nelle scorse settimane la Commissione Europea non solo ha di fatto avallato la normativa irlandese, ma rischia anche di creare un precedente pericoloso in vista del nuovo regolamento sulle etichette alimentari che la Ue dovrebbe preparare entro la fine di quest’anno. Per il governo irlandese, questa sorta di silenzio-assenso da parte di Bruxelles “rappresenta un altro importante passo per adottare queste norme,” affermano fonti diplomatiche di Dublino all’agenzia Ansa. L’intenzione è e resta quella di procedere.

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