Vino italiano, calano le vendite nelle Gdo estere

L’indagine di Uiv e Vinitaly: nel 2022 crollo import del 9% a volume nei tre paesi che da soli valgono circa il 50% delle esportazioni italiane
Vino italiano, calano le vendite nelle Gdo estere

Bilancio 2022 negativo per il vino italiano nel circuito retail e Grande distribuzione di Usa, Uk e Germania, che da soli valgono circa il 50% delle esportazioni italiane. Nei tre top buyer, secondo i dati elaborati dall’Osservatorio del Vino Uiv-Vinitaly su base NielsenIQ, lo scorso anno sono stati venduti 4,9 milioni di ettolitri di vino, equivalenti a un calo del -9% rispetto al 2021, per valori in riduzione del -5%, a 4,7 miliardi di euro.

PERFORMANCE IN CALO

Rispetto alle vendite del 2021, manca all’appello l’equivalente di 63 milioni di bottiglie e un controvalore di 253 milioni di euro. Fra i tre mercati, le performance generali peggiori si registrano in Uk (-11% a volume e -8% a valore), mentre gli Usa smorzano a -2% l’erosione in valore (2,1 miliardi di euro), limitando il calo a volume a -5%. La Germania al -7% valoriale affianca una perdita del -10% volume (1,7 milioni di ettolitri).

LA CAUSA? LA RIPRESA DELL’OOH

Il bicchiere è però mezzo pieno, rileva l’Osservatorio, se si considera che alla dinamica discendente sul canale della Grande distribuzione corrisponde la riapertura del fuori casa, con un mercato della ristorazione dato in crescita consistente. In sintesi, un ritorno alla normalità del pre-Covid, crisi economica permettendo. In tutti e tre i mercati, per diverse denominazioni si riscontra infatti un ritorno più o meno soft ai livelli del 2019, con il Prosecco che gioca una partita a parte grazie a incrementi a doppia cifra nel periodo considerato.

Siamo convinti, ancor più in questo momento – afferma l’Ad Veronafiere, Maurizio Daneseche il settore non possa permettersi di allentare la presa sui suoi principali mercati di sbocco. Per questo da 20 giorni siamo impegnati con Vinitaly in un road show di promozione del vino italiano e di selezione dei migliori buyer da invitare a Verona. Una campagna senza precedenti in nove paesi di tre continenti che prevede un’ampia presenza sulle piazze principali ma anche sui target emergenti. L’azione riflette un potenziamento del 30-40% degli investimenti sull’estero che, grazie anche al supporto di Ice-Agenzia, garantirà per il prossimo Vinitaly una crescita dei top buyer nell’ordine del +40%, per arrivare al raddoppio nel 2024”.

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