Cibus Connecting Italy, in scena a Parma l’edizione 2023

Percorsi tematici, aree speciali e tanti eventi hanno animato un programma particolarmente intenso
Cibus Connecting Italy, in scena a Parma l’edizione 2023

Cibus Connecting Italy, la fiera internazionale dedicata alle novità dell’industria alimentare nazionale, ha aperto le sue porte questa mattina alle Fiere di Parma.

L’edizione 2023 del Salone internazionale dell’alimentazione propone, ai circa 20.000 operatori attesi da tutto il mondo, mille brand dell’agroalimentare e quattro aree speciali: ortofrutta fresca; ingredienti funzionali a base vegetale; nutraceutica e integrazione sportiva; ingredientistica e soluzioni tecnologiche per gelato e pasticceria. In più, ad attendere gli operatori ci sono oltre 500 nuovi prodotti ed una selezione di cento referenze innovation esposte nell’Innovation Corner, all’interno del Padiglione 4.

L’INAUGURAZIONE

La fiera è stata inaugurata da Maria Tripodi, Sottosegretaria agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale. Erano presenti Gino Gandolfi, Presidente Fiere di Parma, Paolo Mascarino, Presidente Federalimentare, Matteo Zoppas, Presidente Agenzia ICE, Michele Guerra, Sindaco di Parma, Andrea Massari, Presidente Provincia di Parma, e Davide Baruffi, Sottosegretario alla Presidenza della Giunta della Regione Emilia Romagna.

Cibus è un evento di grande importanza per la promozione della qualità che contraddistingue i prodottialimentariitaliani, ha affermato Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, intervenuto in video messaggio. “La nozione di qualità va sottolineata perché l’Italia non è un Paese che punta sulla quantità dei prodotti alimentari, anche nell’export. Anche per questo abbiamo stabilito l’obbligo di dichiarazione dell’eventuale utilizzo di farine da insetti e proibito la produzione e la importazione di carni sintetiche”.

Nel 2022, l’export di prodotti agroalimentari italiani si è attestato al record di 60,7 miliardi di euro, in crescita del 15% rispetto ai 52,9 miliardi del 2021”, ha sottolineato Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del made in Italy in un messaggio. “Nel 2021 erano 315 i riconoscimenti tra Denominazione di origine protetta e nel 2022 il nostro primato europeo si è arricchito di quattro ulteriori denominazioni diprodotti meravigliosi che raccontano le peculiarità della nazione, quella al mondo con il più alto tasso di biodiversità”.

La Sottosegretaria agli Affari esteri e alla cooperazione internazionale Maria Tripodi ha rimarcato che “Cibus è fonte di orgoglio per il nostro Paese, un esempio straordinario del nostro made in Italy e un modello per la internazionalizzazione del made in Italy. Siamo consapevoli dei problemi derivanti dall’aumento dell’inflazione e assicuriamo l’impegno della Farnesina per assistere in ogni modo le nostre imprese agroalimentari. Negli ultimi anni abbiamo sostenuto le imprese che hanno partecipato a fiere internazionali e organizzato in vari Paesi l’iniziativa ‘La Cucina italiana nel Mondo’”.

Il Presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino, ha così sintetizzato le potenzialità dell’industria alimentare italiana: “Migliaia di aziende che valorizzano la diversità e l’autenticità dei prodotti del food&beverage made in Italy, un modello alimentare riconosciuto come uno dei più salutari ed equilibrati, un’industria che rappresenta un vero e proprio motore dell’economia del Paese. A Cibus Connecting Italy 2023, da oggi celebriamo questi tre modi diversi per raccontare l’eccellenza del cibo italiano, ormai in tutto il mondo sinonimo di gusto e di qualità”.

Durante la cerimonia di apertura è stata presentata da Matteo Bonù, Global Client Business Partner NielsenIQ, e Antonio Cellie, Ceo Fiere di Parma, una ricerca di NielsenIQ sul futuro del settore agroalimentare di fronte allo spettro dell’inflazione.

Alle nuove strategie del comparto agroalimentare si affianca uno scenario evolutivo delle fiere del food, come ha sottolineato lo stesso Cellie: “Con Cibus 2023 si conclude un ciclo straordinario per il nostro export agroalimentare e inizia un nuovo percorso, anche fieristico, che ci vedrà impegnati nel raggiungere nuovi traguardi a livello internazionale. La gestione coordinata e congiunta di Cibus e TuttoFood, che si alterneranno sotto la regia di Fiere di Parma e Federalimentare, sarà una nuova opportunità di supporto e visibilità per il made in Italy alimentare, ma anche una reale alternativa per tutti gli operatori internazionali nella scelta delle fiere di riferimento a livello globale”.

Il food&beverage italiano è sempre più richiesto sui mercati esteri. L’export nel 2022 ha raggiunto i 50 miliardi di euro con un aumento del 19%, consolidando una tendenza degli ultimi venti anni, che ha visto un aumento dell’export del 300%. Nel sostenere l’export è assai rilevante il lavoro svolto da Agenzia ICE, come ha sottolineato il suo Presidente Matteo Zoppas: “ICE-Agenzia ha favorito un’azione di incoming a Cibus Connecting Italy con più di 250 buyer specializzati provenienti da 46 Paesi. Agenzia ICE e Ministero degli Esteri intendono così confermare il proprio sostegno all’agribusiness italiano anche nel 2023 per il consolidamento dei mercati tradizionali già presidiati e per l’espansione su quelli che esprimono rilevanti prospettive di crescita nel breve e medio periodo, riservando un’attenzione particolare al tema della sostenibilità con innovazione di processo e di prodotto tendente a ridurre il footprint ambientale dell’intera filiera”.

IL PROGRAMMA

Cibus Connecting Italy 2023 è caratterizzata da un ricco programma di workshop e incontri che puntano ad approfondire i temi caldi del settore, ma anche da momenti di degustazione e scoperta dei prodotti in esposizione. Alle start up è stato dedicato uno spazio ad hoc nel Padiglione 6, dove espongono i loro prodotti trenta realtà aderenti al circuito di Le Village by Crédit Agricole.

Al termine delle giornate di fiera, il Banco Alimentare provvederà a recuperare le eccedenze alimentari dagli stand per donarle alle organizzazioni caritatevoli.

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