Il Parmigiano Reggiano ottiene una tutela aggiuntiva a Singapore

Il Giudice dell’Alta Corte ha respinto l’appello di Fonterra Brands, stabilendo che “Parmesan” va considerato come una traduzione di “Parmigiano Reggiano Dop” e rientra nella protezione dell’indicazione geografica
Il Parmigiano Reggiano ottiene una tutela aggiuntiva a Singapore

Dopo la vittoria di un mese fa in Colombia, dove è stato fermato il sesto tentativo del gruppo Alpina di registrare il marchio “Parmesano”, il Consorzio del Parmigiano Reggiano festeggia un altro successo. Il Giudice dell’Alta Corte di Singapore ha infatti respinto il ricorso di Fonterra Brands (filiale di Fonterra Co-operative Group Limited, multinazionale con sede in Nuova Zelanda) che, in seguito alla registrazione nel paese del nome Parmigiano Reggiano come indicazione geografica, ha presentato un’istanza per richiedere che il termine “Parmesan” non venisse considerato una traduzione del nome della Dop.

Scopo dell’azienda era, secondo il Consorzio, limitare la portata della protezione del Parmigiano Reggiano per poter commercializzare senza contestazioni a Singapore, con il nome “Parmesan”, un formaggio con il marchio “Perfect Italiano”, che adotta i colori del tricolore sulla confezione benché prodotto in Nuova Zelanda e/o Australia.

Il Consorzio si è opposto, ottenendo una decisione favorevole dall’Intellectual property office di Singapore. L’appello da parte di Fonterra Brands davanti all’Alta Corte di Singapore è stato infine rigettato: il giudice ha stabilito che “Parmesan” va considerato una traduzione di “Parmigiano Reggiano Dop”, come sostenuto e dimostrato dal Consorzio di tutela.

PARMESAN E PARMIGIANO REGGIANO: LE REGOLE EUROPEE

Nel 2008, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea aveva stabilito che solo il formaggio Parmigiano Reggiano Dop può essere venduto con la denominazione Parmesan all’interno dell’Unione. Tuttavia, la normativa non vale in tutti i paesi del mondo, il che apre la porta a usi non corretti del nome. Il Consorzio stima che il giro d’affari del falso Parmigiano Reggiano fuori dall’Unione Europea sia di due miliardi di euro, pari a circa 200.000 tonnellate di prodotto, ossia oltre tre volte il volume del Parmigiano Reggiano Dop esportato.

A Singapore, il Consorzio ha riportato un’altra importante vittoria nella sua lotta globale contro l’uso illegittimo del termine Parmesan, a un anno da quella conseguita in Ecuador e a pochi giorni dal caso della Colombia”, dichiara Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio. “La decisione della dell’Alta Corte di Singapore è un risultato importante per il sistema delle indicazioni geografiche nel Sudest Asiatico, poiché viene ribadita l’importanza fondamentale del legame tra prodotto, territorio e Denominazione di origine. L’azione del nostro Consorzio viene portata avanti nell’interesse sia di tutta la filiera del Parmigiano Reggiano, sia dei consumatori nel mondo, che da oggi anche a Singapore non correranno più il rischio di essere ingannati al momento dell’acquisto”.

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