Sabelli, oltre alla crescita del fatturato c’è di più

Il Gruppo marchigiano chiude il 2022 a 238 milioni di euro (+34,5%): mozzarella e burrata si consolidano, bene la stracciatella. L'export sarà strategico
Sabelli, oltre alla crescita del fatturato c’è di più

La crescita del fatturato 2022 di Sabelli, che segna un aumento del 34,5% rispetto all’anno precedente, è un dato davvero importante, ma non è tutto: la strategia del Gruppo marchigiano ha permesso all’impresa di bypassare le difficoltà del comparto lattiero-caseario e di mettere a segni progressi sui principali segmenti del mercato e nei vari canali distributivi.

I NUMERI DEL GRUPPO

Il giro d’affari del Gruppo Sabelli ha superato i 238 milioni di euro nel 2022 e le vendite a volume sono salite del 10 per cento. L’azienda, che conta 500 tra dipendenti e collaboratori, lavora 301.000 tonnellate di latte fresco in quattro siti produttivi per realizzare 127.000 tonnellate di formaggi freschi distribuiti attraverso otto piattaforme. 

L’ANALISI DELLA PERFORMANCE

L’azienda del dairy registra da tempo performance positive: negli ultimi 25 anni il Gruppo ha più che sestuplicato il fatturato, diventando così uno dei protagonisti del lattiero-caseario italiano.  L’ultimo anno, tra aumenti dei costi della materia prima e dell’energia, è stato caratterizzato da criticità e tensioni, con un mercato che ha visto la spinta inflazionistica ripercuotersi negativamente sui consumi di prodotti come mozzarelle e ricotte. 

I risultati di Sabelli, sia per gli articoli con il proprio brand sia per quelli a marchio del distributore, sono invece in controtendenza. Nel 2022 i prodotti venduti con il brand Sabelli, realizzati nello stabilimento di Ascoli Piceno, e quelli con il marchio Natura Sincera, prodotti a Treviso, hanno messo a segno un +9% a volume e un +30,5% a valore rispetto l’anno precedente. Invece quelli realizzati per le private label hanno chiuso l’anno con un +14% a volume e un +39% a valore.

“In questo scenario le vendite dei nostri prodotti sono andate controcorrente e sono aumentate sia in quantità che a valore, in particolare a partire dal secondo semestre e soprattutto nell’Horeca, che ha visto ripartire molto bene i consumi – commentano Angelo Galeati e Simone Mariani, Ad Sabelli nonché nipoti del fondatore Archimede Sabelli –. Le crescite hanno riguardato sia i prodotti con i brand aziendali Sabelli e Natura Sincera, che generano il 50% del nostro fatturato, sia quelli realizzati per le private label, che realizzano l’altro 50%”. 

I PRODOTTI TRAINANTI

Sabelli evidenzia un andamento particolarmente interessante per la mozzarella, mentre sulla burrata l’azienda di Ascoli Piceno è brand leader nella distribuzione moderna italiana, nonché il principale fornitore dei canali tradizionali e Horeca. Questa referenza è strategica anche in chiave export e il mercato francese è quello di riferimento.“I volumi di produzione e il fatturato della burrata hanno continuato a crescere a due cifre anche nel 2022 – evidenziano Galeati e Mariani – per continuare a lavorare latte di qualità, anche a scapito della nostra marginalità, abbiamo deciso inoltre di aumentare la remunerazione degli allevatori marchigiani da cui lo acquistiamo”. 

Soddisfazioni arrivano anche dalla stracciatella di burrata, le cui vendite continuano ad aumentare a doppia cifra e che per l’azienda nel 2022 hanno raggiunto i 16,8 milioni di euro (per i soli prodotti a marchio Sabelli). La produzione da oltre 15 anni segue la ricetta tipica, con pochi ingredienti genuini e naturali . E anche la ricotta continua ad essere completamente fatta a mano. Questo formaggio lo scorso anno per Sabelli ha visto un aumento delle vendite a valore dell’11%, mentre c’è stata una lieve contrazione a volume.

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