NielsenIQ: ad agosto l’inflazione scende al 10%

Il fatturato totale della distribuzione aumenta a 9,3 miliardi di euro (+8% sul 2022), mentre si rafforza l’interesse per i prodotti a marchio del distributore
NielsenIQ: ad agosto l’inflazione scende al 10%

Ammonta a 9,3 miliardi di euro il fatturato registrato lo scorso agosto dalla Gdo italiana a totale omnicanale; un valore in aumento di otto punti percentuali rispetto al 2022. A sottolinearlo, nella sua analisi mensile sul largo consumo, è NielsenIQ (NIQ), che evidenzia un indice di inflazione teorica in ulteriore calo, e pari al 10 per cento. Un dato inferiore rispetto a quello osservato a luglio (quando era pari all’11,3%). Per contrastare l’impatto dell’aumento dei prezzi gli italiani continuano ad adottare comportamenti di acquisto al risparmio, riducendo ulteriormente il mix del carrello della spesa del -1,1 per cento. Il che ha reso la variazione reale dei prezzi pari all’8,9 per cento.

Rispetto allo stesso periodo del 2022, l’indagine di NielsenIQ sottolinea un andamento positivo per tutti i canali distributivi. Nello specifico, la crescita è guidata dai Discount (+11,3%), seguiti da Superstore (+9,4%), Supermercati (+7,3%), Liberi Servizi (+6,9%), Specialisti drug (+5,9%) e, infine, Iper >4.500mq (+4,3%).

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Sul fronte delle vendite in promozione, prosegue il trend positivo con un’incidenza del 21,4% (+0,8% rispetto al 2022).

LA MDD PRENDE QUOTA

La recente analisi di NielsenIQ segnala l’aumento della quota di mercato delle private label come un fenomeno comune a tutti i mercati dell’Europa Occidentale, dove l’acquisto di prodotti Mdd si attesta al 37,1% con un incremento a valore del +13,2% rispetto al 2022.

Un dato in crescita anno su anno, che dimostra come la Mdd negli ultimi quattro mesi abbia ulteriormente guadagnato terreno. Il valore più alto si registra nel Regno Unito (47%), seguito da Spagna (43%), Germania (38%), Francia (33%) e, infine, Italia (31%).

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Sempre secondo i dati di NIQ, gli italiani acquistano questo tipo di prodotti per gestire al meglio le proprie spese e avere un maggior controllo sui costi. Infatti, il 43% dei consumatori considera le private label una buona alternativa ai grandi marchi, e il 38% ritiene che abbiano in generale un buon rapporto qualità-prezzo. Inoltre, il 37% dichiara che alcuni prodotti a marchio del distributore sono di qualità superiore o uguale a quella dei brand, e quasi un italiano su quattro (27%) si fida dei prodotti Mdd poiché certificati dallo stesso distributore.

In Italia, la quota dei prodotti a marchio del distributore per il solo mese di agosto si attesta al 22,3% del largo consumo nel perimetro iper, super e liberi servizi. Mentre a totale Italia omnicanale – inclusi i discount – registra il 31,5%, un valore pari a quello osservato nel mese di giugno e luglio 2023 e superiore rispetto allo stesso periodo del 2022 (30,5%).

NEL CARRELLO DELLA SPESA

Le categorie merceologiche con l’incremento a valore più significativo sono, anche ad agosto, i prodotti dedicati agli animali domestici (+12,6%) e il cibo confezionato (+11,7%). In merito ai volumi, invece, il food confezionato si conferma l’unica categoria con un andamento positivo (+0,9%), mentre tutte le altre registrano un trend negativo; specialmente i prodotti per la cura della persona (-2,5%). Analizzando la relazione tra valore e volume in ambito grocery, l’andamento a valore nel periodo considerato è positivo (+7,9% vs 2022), mentre a livello di volumi si conferma in contrazione (-1%).

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Il fresco (peso fisso più peso variabile) risulta in crescita in tutti i canali distributivi. I discount guidano con la performance migliore (+12,7%), mentre i supermercati e gli iper registrano il medesimo incremento, meno consistente (+6,7%). Pane, pasticceria e pasta (+12,9%) è la categoria merceologica più dinamica, seguita da frutta e verdura (+11,6%) e formaggi (+10,2%). La salumeria si conferma invece la categoria con il trend di crescita più basso rispetto alle altre (+4,1%).

La top 10 di NIQ ad agosto è guidata da zucchero (+36,7%), olio di oliva vergine ed extravergine (+34,4%) e passate (+30,8%).

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