![Con Coop Italia la solidarietà stimola l’innovazione](https://www.foodweb.it/wp-content/uploads/2024/01/coop-1-1200x800.jpg)
Dal disastro dell’alluvione in Emilia-Romagna sono nate esperienze di grande solidarietà e anche di innovazione. Un doppio risultato per chi, come Coop Italia, si è dato immediatamente da fare per raccogliere fondi destinati ai territori alluvionati: un sostegno rivolto in prima battuta ai suoi lavoratori, poi esteso alle comunità locali, sia sul fronte pubblico che privato.
I RISULTATI DELLA RACCOLTA FONDI
La campagna di raccolta fondi ha fruttato oltre 2,1 milioni di euro, grazie al coinvolgimento di 81mila donatori in tutto il Paese, tra soci, dipendenti e consumatori, ma anche al contributo di molti fornitori. Grazie alle risorse in arrivo da Coop in nove comuni dell’Emilia-Romagna saranno finanziati interventi di riforestazione urbana e di ripristino e innovazione delle coltivazioni in sette cooperative agricole. Sette realtà dove verranno coltivati i prodotti agricoli destinati ai banchi del distributore.
Oggi alla Cooperativa Agricola Massari di Conselice (Ravenna), che nel maggio scorso ha acconsentito a far sfogare la piena nei propri campi, si è tenuta la consegna dei fondi alla presenza di Marco Pedroni (Presidente Ancc-Coop), Mario Cifiello (Presidente Coop Alleanza 3.0), Andrea Mascherini (Presidente Coop Reno), Giampietro Sabbatani (Direttore Cab Massari), Paolo Lucchi (Presidente Legacoop Romagna) ed Eleonora Proni (Presidente Unione dei Comuni Bassa Romagna).
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DALLA RICOSTRUZIONE ALL’INNOVAZIONE SOSTENIBILE
Oltre duemila ettari di terreni sono finiti sott’acqua alla Cab Massari: 7 milioni di danni per una realtà che ne fattura 11. Già questo dato restituisce la cifra della calamità. Come se non bastasse, in estate una tromba d’aria ha sradicato frutteti e divelto le serre.
Ora con i fondi in arrivo dal sistema Coop, ci sarà la ricostruzione del pereto biologico di 8,2 ettari andato distrutto e l’impianto di altri 7,5 ettari. Inoltre si metterà a dimora un noceto di 4,5 ettari che andrà ad alimentare la filiera di produzione italiana di frutta secca di Coop Italia. Inoltre la cooperativa riuscirà a portare in campo investimenti in tecnologie avanzate e rispettose dell’ambiente, come l’introduzione di tre carri raccolta elettrici e un telescopico sempre elettrico per la movimentazione dei bins di pere bio che poi finiranno sugli scaffali di Coop.
I COMMENTI
“Abbiamo affiancato a un meccanismo di solidarietà anche l’innovazione di colture e l’introduzione di progetti utili ad affrontare problemi che stanno diventando più frequenti, come resistere meglio alle avversità climatiche – commenta Pedroni –. È come se puntassimo su un cambio di paradigma che modifica gli assetti produttivi e ci rende più forti nei confronti di quanto in maniera repentina sta avvenendo per evitare di pregiudicare il sistema agricolo italiano”.
“Veniamo da una storia complicata, difficile e drammatica, ma da cooperatori e da emiliano-romagnoli l’abbiamo affrontata in termini positivi, riuscendo a trasformare un forte dramma in un momento che ci fa crescere – aggiunge Cifiello -. Abbiamo impostato un lavoro sinergico tra tutti i soggetti in campo per far crescere le filiere e il territorio, per ricostruire l’esistente e, se possibile, avanzare attraverso le tecnologie e una maggiore resilienza”.
“Siamo davanti a una storia di solidarietà e innovazione, ma anche di una alluvione che non è finita – ricorda Lucchi -. Girando nei campi si capisce e qui i danni dureranno ancora per anni. Ottantunomila persone hanno deciso di aiutarci e non c’è niente di più bello di questo”.