La Mdd consolida la crescita

Il 20° Rapporto Marca sull’evoluzione della pl ne evidenzia il dinamismo e la centralità nelle strategie dei retailer. A fine 2023 la Mdd ha raggiunto il 29,9% di quota sviluppando 30 miliardi di giro d’affari
La Mdd consolida la crescita

In un anno complesso come il 2023, caratterizzato soprattutto nel primo semestre da una forte spinta inflazionistica (+13,2%) che ha indebolito il potere d’acquisto e ridotto i consumi (-2,6%), la marca del distributore ha consolidato le sue posizioni. Il 20° Rapporto sull’evoluzione della marca del distributore che Circana ha presentato a Marca 2024 sottolinea puntualmente come la pl rappresenti ormai un attore di prima grandezza nello scenario dei consumi in Italia, nonché un pilastro della strategia di sviluppo delle imprese del retail.

“Dopo la pandemia e lo scoppio della guerra in Ucraina – ha esordito Angelo Massaro, Amministratore delegato Italia Circanail 2023 è stato un altro anno turbolento attraversato da crisi globali e climatiche, con un’inflazione inedita che ha contribuito a dare uno scossone agli assetti competitivi in una industry abbastanza matura. Ne sono derivati, tra l’altro, spostamenti di quote di mercato tra le insegne e le varie categorie. In questo quadro, la Mdd ha assunto un ruolo molto importante. In particolare, tre numeri-chiave ne inquadrano la performance: 30, 30 e 10. Il 30% è la quota di mercato a valore a livello omnicanale che la Mdd ha raggiunto in Italia nel 2023; quasi 30 sono i miliardi di euro di vendite sviluppati complessivamente e quasi 10 sono i miliardi che rappresentano la crescita accumulata negli ultimi cinque anni”

La Mdd si impone ormai come una marca a tutti gli effetti, grazie al suo dinamismo e ai suoi attributi di qualità e innovazione. Per questo, anche in considerazione del suo peso in numerosi mercati europei, la pl mostra ancora notevoli potenzialità di crescita nel nostro Paese.

NELLA DISTRIBUZIONE MODERNA LA PRIVATE LABEL TOCCA IL 22,2%

Massaro ha disegnato in apertura un quadro del 2023 caratterizzato da indicatori non proprio brillanti: inflazione all’offerta (+9,1%), riduzione dei volumi (-1,3%), flessione del canale discount (-0,1%), aumento della pressione promozionale (+1,2%), lieve incremento degli assortimenti (+0,2%), prezzi Lcc stabilizzati a partire da giugno, con un semestre di ritardo rispetto al costo medio della vita. Nel largo consumo i ricavi sono cresciuti dell’8,6%, per un valore di 7.601 milioni di euro: un trend guidato dai supermercati, che rappresentano oltre il 45% dello sviluppo, mentre il discount si ferma circa a un quinto (+1,81 punti) e l’online, dopo il boom degli anni della pandemia, resta al palo. 

Dal canto suo, la marca del distributore ha messo a segno progressi significativi. In sintesi, sempre con riferimento a quella che Circana definisce ‘dm classica’, la Mdd ha raggiunto una quota a valore del 22,2% (+1,2 punti percentuali, +14,8% a livello di trend), che balza al 29,9% se consideriamo tutti i canali (+1,1 punti rispetto al 2022): “Positivo anche il trend a volume (+5,1%), un dato molto significativo poiché è in contro-tendenza rispetto a quello relativo al totale Lcc e dimostra il ruolo della Mdd nelle scelte d’acquisto del consumatore”, ha sottolineato Massaro.

Cresce l’incidenza della marca insegna, che sale al 70,2% (+0,5), mentre frena la corsa del segmento premium, che registra un trend del +4,6% a valore. “La pressione promozionale si attesta al 16,6%, con una crescita di +1,6 punti: qui va sottolineato il dato positivo relativo alla marca insegna (+2,1 punti al 16,0%) e quello negativo del segmento premium (-0,4 punti al 24,8%). Significativo l’aumento del numero medio delle referenze Mdd, che si attestano a quota 1.848 (+7,8%), arrivando a rappresentare una quota assortimentale del 16,2% (+0,7 punti)”. 

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