Italia-Senegal, accordo con BF per l’agricoltura sostenibile

L'iniziativa mira a rispondere alle sfide del cambiamento climatico, investendo nel capitale umano e stimolando l'economia delle comunità locali nella regione di Kaour
Italia-Senegal, accordo con BF per l’agricoltura sostenibile

Un accordo quadro è stato firmato tra l’Italia e la Repubblica del Senegal per sviluppare un progetto agricolo sostenibile nella regione di Kaour. L’iniziativa, che fa seguito a quella siglata con il Ministero dell’Agricoltura senegalese e si inserisce nella strategia nazionale del “Piano Mattei” per l’Africa, mira a incrementare sicurezza e sovranità alimentare del paese attraverso un’agricoltura innovativa e sostenibile, rispondendo alle sfide del cambiamento climatico, investendo nel capitale umano e stimolando l’economia delle comunità locali. Il progetto si svilupperà su una superficie di 10.000 ettari.

Il Senegal è riconosciuto come un paese chiave per la cooperazione agricola nel Piano Mattei, data la rilevanza del settore agricolo, il potenziale di crescita e l’impatto del cambiamento climatico. Il progetto è co-finanziato dal Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, con CIHEAM Bari come knowledge partner ed ente esecutore della componente pubblica, e da BF International (BFI) come parte privata.

OBIETTIVI E MODELLO DELLA MODEL FARM

L’obiettivo strategico del progetto è rafforzare le filiere agro-alimentari senegalesi per ridurre la dipendenza dall’estero in materia alimentare. Un elemento centrale sarà la realizzazione di una model farm, un esempio di migliori pratiche agricole, gestione sostenibile, innovazione tecnologica e trasferimento di know-how.

BFI, società ad alto contenuto tecnologico che fa capo a BF Spa metterà a disposizione il proprio know-how per favorire la crescita agricola, economica e sociale attraverso alleanze con partner istituzionali e industriali e sinergie con i governi locali.

Le terre identificate nell’area di Kaour saranno concesse in concessione d’uso pluriennale nel rispetto delle normative locali. Questo approccio, definito come “sostenibile e non predatorio” in linea con il Piano Mattei, assicura che la proprietà fondiaria e la produzione agricola rimangano nella disponibilità del Senegal, migliorando la sicurezza alimentare. Le colture previste sono riso, mais, grano e palma da olio ad uso alimentare, destinate al mercato interno.

BF-Senegal-Italia-accordo

ITALIA E SENEGAL: IMPEGNI E SOSTEGNO ISTITUZIONALE

L’accordo quadro definisce gli impegni delle parti, inclusa la concessione dei terreni alla nuova società BFI Senegal Suarl, controllata da BFI in joint venture con soggetti locali. È prevista la fornitura delle infrastrutture necessarie e il mantenimento di quelle esistenti (elettricità, acqua, viabilità). BFI si impegna a fornire macchinari, sementi e altri prodotti per le operazioni agricole.

Federico Vecchioni, Amministratore delegato di BFI, ha sottolineato come questo accordo rappresenti “un passo significativo per lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura africana, contribuendo alla sicurezza alimentare e alla crescita economica locale. L’iniziativa riflette una visione di agricoltura innovativa, inclusiva e internazionale”.

L’ambasciatrice d’Italia in Senegal, Caterina Bertolini, ha rimarcato come il progetto miri a una trasformazione sostenibile dei sistemi agroalimentari senegalesi e ad una rafforzata sovranità alimentare attraverso agricoltura sostenibile e innovativa, formazione e generazione di valore per le comunità locali. Ha evidenziato che questi temi sono centrali nella politica estera italiana, in particolare in Africa nel quadro del Piano Mattei, promuovendo un partenariato pubblico-privato e una cooperazione ad ampio spettro.

FORMAZIONE E SVILUPPO SOCIOECONOMICO

Alle attività agronomiche si affiancheranno programmi di formazione per sviluppare competenze nella gestione di sistemi colturali avanzati, promuovendo benefici socioeconomici per le comunità. Grazie al sistema italiano di cooperazione allo sviluppo il progetto intende favorire lo sviluppo agricolo per la sovranità alimentare del Senegal con l’introduzione di tecnologie moderne, in un’ottica di sostenibilità e resilienza ai cambiamenti climatici, coinvolgendo i piccoli agricoltori e stimolando l’imprenditoria locale.

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