
Intesa Sanpaolo prosegue nel suo sostegno al settore agroalimentare italiano, con un’attenzione specifica alle 7.000 aziende vitivinicole clienti. Dalla sua costituzione nel 2021, la Direzione agribusiness della banca ha erogato sette miliardi di euro. L’iniziativa si concretizza anche con 80 milioni di euro destinati al pegno rotativo su prodotti Dop, 20 milioni dei quali specificamente per i vini DOC/DOCG/IG.
Massimiliano Cattozzi, Responsabile della direzione agribusiness di Intesa Sanpaolo nell’ambito della Banca dei territori guidata da Stefano Barese, ha sottolineato a Vinitaly l’importanza di offrire “valore e concretezza” per la crescita futura delle imprese del settore. Le sfide cruciali identificate includono internazionalizzazione, sostenibilità, digitalizzazione e ricambio generazionale. Oltre agli strumenti finanziari, il gruppo mette a disposizione competenze in ambito assicurativo, corporate e gestione del rischio d’impresa. Cattozzi ha evidenziato come una pianificazione accurata ed una consulenza specializzata possano trasformare l’incertezza in opportunità.
La Direzione agribusiness di Intesa Sanpaolo vanta una rete di 250 punti operativi, con 95 filiali dedicate sul territorio nazionale e circa 1.100 specialisti. L’attenzione al comparto vitivinicolo, simbolo del Made in Italy, è prioritaria.
LA RICERCA DI INTESA SANPAOLO: DAZI E MERCATO USA
Una survey interna di Intesa Sanpaolo ha rilevato le strategie delle imprese agroalimentari in risposta all’inasprimento dei dazi Usa. Circa la metà dei rispondenti considera la ricerca di nuovi mercati, mentre un terzo valuta l’apertura di filiali commerciali o produttive negli Stati Uniti. Si registra anche una certa cautela con il posticipo degli investimenti, e circa il 20% degli intervistati ipotizza una revisione dei listini per il mercato statunitense.
TREND DELL’EXPORT AGROALIMENTARE ITALIANO
Uno studio del Research department di Intesa Sanpaolo evidenzia una crescita dell’export agroalimentare italiano del +8,3% nel 2024, pari ad un valore di 67,5 miliardi di euro. Gli Stati Uniti sono un mercato significativo con un peso del 13,4% sull’export totale del settore alimentare e bevande, superiore alla media manifatturiera. Per alcuni comparti, come le bevande dissetanti, le acque minerali, l’olio e il vino, il peso degli Usa supera il 20%. Le esportazioni di vino italiano nel 2024 hanno superato gli otto miliardi di euro (+5,5%), trainate in particolare dai risultati oltreoceano (+10,2% negli Usa, +15,2% in Canada) e dal contributo di Germania (+3,7%) e Regno Unito (+1%).