Agroalimentare, un motore di sviluppo per il Paese

A TuttoFood 2025, Ettore Prandini e Luigi Scordamaglia, rispettivamente Presidente di Coldiretti e Ad Filiera Italia, hanno sottolineato il peso del settore nell’economia italiana
Agroalimentare, un motore di sviluppo per il Paese

L’agroalimentare italiano si conferma un pilastro fondamentale dell’economia nazionale, rappresentando un valore di 620 miliardi di euro di fatturato e garantendo quattro milioni di posti di lavoro. A sottolinearlo con forza sono stati Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti, e l’Ad di Filiera Italia Luigi Scordamaglia a margine di TuttoFood 2025.

Nel 2024, il settore ha raggiunto un valore di esportazioni pari a 70 miliardi di euro. Dato che evidenzia il suo ruolo cruciale come traino per lo sviluppo dell’intero Paese e come risposta di carattere economico-sociale per i cittadini.

Prandini ha posto l’accento sulla necessità di un maggiore sostegno da parte delle istituzioni europee. “Dovremo lavorare con le istituzioni europee per aumentare le risorse della politica agricola comune e non come ancora oggi si discute in termini di diminuzione,” ha ammonito, evidenziando il divario negli investimenti rispetto a competitor globali come gli Stati Uniti, che “investono fino a quattro volte di più”.

Scordamaglia ha ricordato che “3.000 espositori, 3.000 top buyer, vuol dire innanzitutto che ci possono essere tutte le tensioni globali che vogliamo ma la richiesta di Made in Italy alimentare italiano, quello vero, continua a crescere”. Da qui l’importanza di “comunicare il legame tra i prodotti, i territori e le filiere integrate”.

Quanto ai dazi Usa, l’Ad di Filiera Italia ha auspicato unapproccio negoziale di buon senso, in linea con le indicazioni di Coldiretti e Filiera Italia. Nonostante le incertezze, i dati di febbraio hanno già mostrato una crescita continua dell’export agroalimentare verso gli Stati Uniti, confermando la resilienza del settore”.

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