Il Gorgonzola Dop cresce in Italia e nel mondo

A Milano l’assemblea generale dei soci del Consorzio di tutela: tra 2024 e 2025 crescono produzione, consumi ed export. Ma per i produttori non mancano le incognite
Il Gorgonzola Dop cresce in Italia e nel mondo

Il Consorzio Gorgonzola Dop chiude un 2024 da record e avvia il 2025 con numeri incoraggianti, pur tra le incognite di un contesto economico globale complesso. I dati presentati nell’ultima assemblea generale dei soci evidenziano una crescita robusta, ma il Presidente Antonio Auricchio ha alzato l’attenzione sulle sfide imminenti, a partire da costi e politiche commerciali internazionali.

PRODUZIONE E CONSUMI: UN BILANCIO POSITIVO

Il 2024 si è rivelato un anno molto positivo per il Gorgonzola Dop, con una produzione che ha superato i 5,277 milioni di forme: il dato più alto di sempre. Un trend positivo che si conferma anche a inizio 2025: al 30 aprile la produzione ha raggiunto 1.790.600 forme, circa 15.000 in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, segnando una crescita di quasi l’1%.

A spingere la crescita è in particolare il Gorgonzola Dop piccante, che registra un aumento senza precedenti del +20,34%. In controtendenza, invece, la produzione di Gorgonzola biologico, che ha subito una flessione del -7,81% rispetto al 2023.

Anche i consumi nazionali hanno chiuso il 2024 in positivo, con un +2,4% trainato da ben 400.000 nuove famiglie acquirenti. Il profilo del consumatore tipo si conferma quello di una famiglia socio-economica alta o medio-alta, composta da due persone, con un responsabile degli acquisti over 55 e senza figli. Il Nord Italia, in particolare il Nord Ovest, si conferma l’area con la maggiore concentrazione di acquisti. La Gdo, con i supermercati in testa (54,9% dei volumi), rimane il canale di vendita dominante, seguita dal discount e dalla crescita del “tradizionale specializzato”.

L’EXPORT TRA CRESCITA E PREOCCUPAZIONI GEOPOLITICHE

L’export ha contribuito significativamente ai risultati del 2024, registrando una crescita del 4,8% per un totale di 26.188 tonnellate spedite oltreconfine. I mercati UE sono stati quelli con le performance migliori (+5,4%), con Germania e Francia in prima linea, mentre le esportazioni extra-UE hanno segnato un più modesto +0,8%. Complessivamente, il Gorgonzola Dop è stato consumato in 87 paesi.

Nonostante questi successi, i primi due mesi del 2025 mostrano una leggera flessione dell’export (-1,4%), un segnale che preoccupa il Consorzio. Il Presidente Auricchio sottolinea la necessità di un maggiore supporto da parte delle istituzioni, come la politica e l’Ice, per continuare a espandere questi numeri, ribadendo l’impegno irremovibile sulla qualità del prodotto.

LA “DOP ECONOMY” E IL RUOLO DEL GORGONZOLA


Il Gorgonzola si conferma un pilastro della “Dop Economy” italiana, un settore strategico per il Made in Italy enogastronomico in continua espansione. L’Italia detiene la leadership mondiale con 55 formaggi Dop, e il Gorgonzola si posiziona subito dopo Grana Padano e Parmigiano Reggiano per importanza tra i formaggi a latte vaccino (fonte: Ismea – Qualivita 2023).

Geograficamente, la produzione del 2024 ha visto il Piemonte primeggiare con 3.822.245 forme (+1,73%), mentre la Lombardia ha contribuito con 1.455.476 forme (+2,36%). In Piemonte, il Gorgonzola è il prodotto Dop leader tra le 24 filiere alimentari certificate regionali (esclusi i vini), mentre in Lombardia si attesta come la quarta denominazione per valore tra le 34 filiere certificate.

LE SFIDE ALL’ORIZZONTE: COSTI, CONFLITTI E TUTELA DEL MARCHIO

Il Presidente del Consorzio di tutela non nasconde le preoccupazioni per il contesto non facile del 2025. I costi energetici rimangono elevati, il prezzo del latte è aumentato del 12-13% e la “guerra commerciale” genera un clima di incertezza. A tal proposito, Auricchio ha annunciato l’intenzione di confrontarsi con l’Ambasciatrice statunitense al prossimo Summer Fancy Food di New York, criticando le politiche commerciali dell’amministrazione Trump che penalizzano anche i cittadini americani.

Parallelamente all’impegno per la crescita, il Consorzio intensifica le attività di vigilanza e tutela della Dop. Nel 2024 sono state condotte 152 visite ispettive presso aziende che utilizzano il Gorgonzola come ingrediente, e 444 campionature in punti vendita, mercati e Gdo, portando a 111 verbali di prelievo per controlli analitici.

Il fenomeno dell’Italian sounding continua a rappresentare una minaccia. Per contrastarlo, il Consorzio ha investito ingenti risorse nella registrazione del marchio consortile e dell’indicazione geografica “Gorgonzola” in 96 paesi, con 102 nuove richieste di registrazione nel 2024. Questo impegno mira a proteggere il prodotto dalle imitazioni e a garantire ai consumatori un prodotto autentico e di qualità, conforme al disciplinare di produzione.

Il Vice presidente Fabio Leonardi ha infine sottolineato il ruolo chiave dell’innovazione e dell’esplorazione di nuovi mercati, pur mantenendo inalterata la tradizione millenaria della ricetta. La prima Vice presidente donna del Consorzio, Chiara Gelmini, ha ribadito l’impegno prioritario per la qualità.

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