Italpizza, la pizza dall’anima rock

L'ascesa di Italpizza, da produttore di Pl a brand di riferimento del mercato, con un ambizioso progetto di sviluppo anche all'estero, e non solo nel frozen
Italpizza, la pizza dall’anima rock

Nel 1991, quando il 23enne Cristian Pederzini fondò Italpizza, molto probabilmente non aveva la percezione del potenziale che avrebbe innescato. Una start up ante litteram che nel tempo è diventata un colosso internazionale della pizza surgelata, oggi leader sul mercato italiano con il proprio brand e protagonista indiscusso anche nelle private label. Abbiamo incon- trato il Presidente e fondatore (a sinistra nella foto), Cristian Pederzini, e il Direttore Marketing e trade marketing, Marco Repezza (a destra nella foto) nella sede di Modena, una location d’impatto, dove il rosso fuoco è dominante. “Abbiamo un’anima rock, vogliamo che emerga. Il nostro approccio innovativo al mercato si esprime anche così”, esordisce Pederzini, con cui analizziamo risultati e piani di crescita.

Quali sono le performance più recenti?

Nel 2024 abbiamo sviluppato un volume d’affari di 430 milioni di euro, producendo circa 1.800.000 pizze al giorno. A gennaio 2025, il nostro brand Italpizza è leader nel mercato italiano della pizza surgelata con una quota del 20 per cento. Inoltre, produciamo circa i 3⁄4 del volume totale delle private label in Italia. Questo significa che una pizza su due vendute nei supermercati italiani è prodotta da Italpizza. Un risultato frutto di una crescita organica costante e di acquisizioni strategiche.

Quali sono i vostri obiettivi di crescita per il futuro e quali investimenti state programmando per supportare questi piani?

Prevediamo una forte crescita a doppia cifra anche per il 2025 , con una spinta particolare sul brand. Abbiamo un solido piano di investimenti per i prossimi due anni, fino al 2026, destinati all’ampliamento della capacità produttiva con una nuova linea mainstream in Francia e una premium a Mantova, al potenziamento della logistica con un nuovo polo a Modena, e a efficientamenti energetici, in particolare nel solare.

La crescita di Italpizza è guidata da una forte spinta all’innovazione di prodotto e tecnologica. Quali sono stati i momenti chiave di questa evoluzione e quali tecnologie utilizzate oggi?

La nostra tecnologia core è quella premium, da pizzeria, sviluppata su volumi industriali. Si basa su una lievitazione di 24 ore del 100% dell’impasto, con successivi 90 minuti di puntatura, stesura manuale e cottura in vero forno alimentato al 100% con legna degli Appennini modenesi, per la quale è attivo un sistema di ricambio certificato, con una comunità locale che gestisce la riforestazione. Con l’acquisizione di Mantua nel 2022, abbiamo diversificato la nostra offerta tecnologica, includendo anche la cottura su pietra e a gas. La tecnologia premium è adottata per i prodotti a nostro brand e per pl di fascia alta, con ricette tuttavia distinte. Ed è e rimarrà esclusivamente made in Italy per la difficoltà di reperire all’estero non solo la legna, ma anche la manodopera specializzata e le materie prime, a cominciare dalla farina.

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