Coricelli: la sostenibilità driver per la crescita

Arriva il terzo Report Integrato che racconta le performance (fatturato a 415 milioni di euro) e le “buone pratiche” in ambito Esg offrendo una visione completa, misurabile e trasparente del valore generato
Coricelli: la sostenibilità driver per la crescita

La creazione di valore per Coricelli passa dalla sostenibilità, diventata un asset fondamentale della propria visione d’impresa. Con il suo modello di business sostenibile, l’azienda si è imposta come esempio di trasparenza, solidità e crescita arrivando ad un risultato straordinario nel 2024: fatturato record di 415 milioni di euro, +25% rispetto all’anno precedente.  In crescita anche i volumi di vendita con oltre 62 milioni di litri venduti (+3,7%). La rendicontazione delle performance finanziarie insieme alle informazioni in ambito Esg sono raccontate, per il terzo anno, nel Report Integrato 2024 che comprende anche il Bilancio di Esercizio.

LE PERFORMANCE IN ITALIA E ALL’ESTERO

L’azienda olearia fondata a Spoleto (Pg) nel 1939, presente sul mercato nazionale e internazionale con i brand Pietro Coricelli e Olio Cirio (acquisito nel 2009), è guidata dal 2018 dalla Presidente e Ad Chiara Coricelli. A contribuire al traguardo significativo raggiunto nel 2024 è il risultato ottenuto sul mercato italiano dove, nonostante il comparto olio evo presenta volumi in leggero calo rispetto all’anno precedente, Pietro Coricelli è cresciuta del 22% raggiungendo così una quota di mercato del 13,4% sul canale IT Iper e Super (dati NIQ – Ytd S17 2025 a volume) e la leadership nel segmento 100% italiano.

Un ulteriore asset strategico dello sviluppo di Coricelli è l’export, che pesa per il 36% delle vendite. I principali mercati sono Stati Uniti, Messico, Giappone, Belgio dove l’olio Coricelli è apprezzato per la sua qualità premium; nel mirino il potenziamento di Canada, UK, Russia, Brasile.

“Negli ultimi anni la nostra progettualità è stata focalizzata sulla valorizzazione dell’olio extravergine di oliva 100% italiano. Abbiamo investito in innovazione e in sostenibilità per far rinascere le filiere olearie italiane”, commenta Chiara Coricelli.

UN IMPEGNO A 360 GRADI

Tra gli interventi più significati emersi dal Report Integrato 2024 si evidenzia il continuo impegno sul fronte ambiente attraverso investimenti in impianti ad alta efficienza energetica, nella promozione dell’economia circolare e nella valorizzazione della filiera olearia sostenibile. Il tutto si traduce in un miglior uso delle risorse energetiche e nell’uso di plastica, attraverso la transizione a packaging sostenibili, con riduzioni che arrivano fino al fino -38% di film termoretraibile. L’adozione di buone pratiche per il recupero e riciclo dei materiali di consumo ha permesso di arrivare al 68% di vetro riciclato e all’83% di carta/cartone riciclato.

Sull’attenzione verso le persone spicca il Contributo Nido dedicato alle neomamme e ai neopapà per favorire la parità di genere permettendo loro di affrontare con maggiore serenità le spese di asilo nido. Aumenta anche il tempo dedicato alla formazione del personale con 2.300 ore erogate. Tra le best practice si segnala il progetto Filiera Olearia Sostenibile, partito nel 2021 con il primo accordo nazionale di filiera e arricchito nel novembre 2024 con una nuova iniziativa per la valorizzazione dell’olio certificato Dop Umbria. Coricelli ha siglato, infatti, un nuovo accordo di filiera di lunga durata con l’Organizzazione di Produttori Aprol Umbria, espressione di Coldiretti, per portare sugli scaffali della grande distribuzione italiana un’eccellenza locale.

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