
Crai ha annunciato la nomina di Ugo Tutino (nella foto) a Chief people officer a partire dal 25 giugno 2025. Questo ingresso punta a sottolineare la rilevanza attribuita dal gruppo retail al capitale umano nel suo percorso di sviluppo, considerandolo “un investimento per generare innovazione e solidità”. La scelta si inserisce inoltre in una strategia di consolidamento della struttura interna e di innovazione del modello organizzativo.
LA NOMINA E IL RUOLO STRATEGICO
Giangiacomo Ibba, Amministratore delegato di Crai, ha dichiarato che “le persone sono determinanti per il successo dell’azienda, e l’ingresso di Tutino rappresenta un segnale di questo impegno”. Questo passaggio è considerato strategico per Crai, e orientato verso una governance più integrata e una struttura aziendale coesa.
IL PERCORSO PROFESSIONALE DI UGO TUTINO
Ugo Tutino è laureato in Scienze Politiche con specializzazione in Sociologia del Lavoro presso l’Università di Torino. Ha maturato esperienza nell’ambito delle risorse umane in contesti complessi e multisede: il suo percorso professionale include ruoli presso Ariston Group, Finiper Canova, Metro Italia, Barilla ed Esselunga. Questa esperienza gli ha permesso di sviluppare competenze trasversali e una visione sistemica della gestione del capitale umano nei settori retail, food e manifatturiero.
OBIETTIVI E VISIONE DEL NUOVO CPO DI CRAI
Nel suo nuovo incarico, Ugo Tutino guiderà lo sviluppo delle politiche delle risorse umane in linea con i nuovi scenari aziendali. L’obiettivo è supportare la crescita del gruppo e consolidarne la struttura interna. Un focus strategico sarà posto sulla valorizzazione delle persone, sul benessere diffuso e sulla creazione di una cultura aziendale capace di attrarre, coinvolgere e motivare i talenti.
Il contributo di Tutino è previsto per rafforzare l’identità organizzativa del gruppo, armonizzando visione e pratiche secondo un’ottica di coerenza, ascolto e responsabilità condivisa. Ugo Tutino ha espresso l’intenzione che “le risorse umane svolgano un ruolo strategico per valorizzare il potenziale di ciascuna persona, creando un contesto lavorativo inclusivo e stimolante”. Il suo impegno per affrontare le sfide future sarà orientato a costruire “una cultura basata sulla relazione, sull’ascolto e sulla crescita condivisa”.