Carrefour Italia

NewPrinces – Carrefour Italia, nasce un nuovo modello integrato di business

Il colosso dell’agroalimentare ha illustrato alla stampa il “perimetro” e gli obiettivi di un’operazione destinata a cambiare il panorama del largo consumo in Italia
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La notizia dell’acquisizione di Carrefour Italia da parte di NewPrinces Group, arrivata ieri pomeriggio come un fulmine a ciel sereno (o quasi) in tutte le redazioni, ha spiazzato osservatori e addetti ai lavori. Per questo c’era molta attesa per la conference call convocata per stamani 25 luglio dal top management NewPrinces. Dalle dichiarazioni dei protagonisti – il chairman Angelo Mastrolia, il Ceo Giuseppe Mastrolia, il Financial director Fabio Fazzari e l’Investor relations director Benedetta Mastrolia – è emersa la forte volontà del gruppo di creare un nuovo modello che integra verticalmente produzione, distribuzione e relazione diretta con il consumatore. Un modello pensato per innovare profondamente il panorama del largo consumo italiano, generando valore, innovazione, efficienza e opportunità di sviluppo lungo tutta la filiera.

Un colosso da 6,9 miliardi di euro

Inquadrata la dimensione dell’operazione (un miliardo di euro per acquisire una realtà multiformat da 3,7 miliardi di ricavi, oltre 8mila dipendenti, 1.027 punti vendita diretti e in franchising in 12 regioni, 7 centri logistici, 19 stazioni di servizio e una consolidata piattaforma e-commerce), Fazzari ha sottolineato che NewPrinces oggi svilupperebbe 6,9 miliardi di euro di ricavi e circa 330 milioni di euro di Ebitda nel 2024, comprendendo le acquisizioni di Plasmon e della filiale italiana del retailer francese. “La nuova strategia del gruppo – ha sottolineato Fazzari – si divide in due parti: una focalizzata sulla produzione di alimenti e bevande (Princes Group) e l’altra sull’espansione in aree complementari come la distribuzione, l’imballaggio, la logistica e l’approvvigionamento, all’insegna della creazione di importanti sinergie. L’obiettivo è creare valore, non trasferirlo. Quanto al modello di business integrato produzione-retail, va detto che non è una novità: basti pensare a Lidl, Migros, Coop. Tra i suoi vantaggi c’è quello di consentire un controllo completo della catena del valore, aumentando l’efficienza della supply chain, accelerando l’innovazione e il time-to-market”.

Un vantaggio competitivo importante va ricercato nell’opportunità di accedere alla mole di informazioni sui consumatori che Carrefour ha accumulato negli anni. Un piccolo grande “tesoro” da sfruttare anche sul versante industriale, per sviluppare più rapidamente prodotti in linea con il profilo e le esigenze dei clienti. Inoltre, è stato rimarcato che sarà possibile trarre beneficio da altri vantaggi Esg, grazie al controllo completo della supply chain, migliorando la tracciabilità, la qualità, la sostenibilità dei prodotti. Senza contare il miglioramento della visibilità del brand e le sinergie di marketing.

L’importanza di generare cash flow

Dal punto di vista squisitamente finanziario, l’Ebitda di Carrefour è di circa 85 milioni di euro e non è presente alcun debito all’interno del perimetro dell’acquisizione. Fazzari ha inoltre rimarcato che “la generazione di cash flow è il Kpi più importante: l’obiettivo è una conversione di almeno il 70% dell’Ebitda riportato, mentre l’acquisizione avrà un impatto positivo sulla cassa del gruppo”. Infine, l’operazione Carrefour e altre potenziali acquisizioni in logistica, packaging e servizi rimarranno fuori dal perimetro dell’IPO nel Regno Unito, che sarà legata solo alla divisione di produzione alimentare, ovvero Princess Group.

Obiettivo 7 miliardi di euro

Il presidente Angelo Mastrolia ha posto l’accento sulla solidità dell’operazione e sui progetti di ulteriore crescita anche per linee esterne del gruppo. L’intenzione di NewPrinces è quella di riposizionare i punti vendita e avviare un rebranding progressivo che riporterà in auge la storica insegna Gs. Il gruppo prevede un investimento di circa 50 milioni di euro all’anno nei prossimi tre anni per il rinnovo totale dei negozi, che sarà coperto anche dall’iniezioni di cassa di Carrefour, pari a 236 milioni di euro. Uno degli obiettivi è riproporre gli ipermercati come piattaforme strategiche di trading su larga scala per affittare spazi a produttori alimentari di alto livello, creando un modello di pricing basato sul volume per categoria BtoB (professionisti, mense, servizi di ristorazione, istituzioni pubbliche, case di riposo).

NewPrinces diventa così il secondo player alimentare in Italia, mantenendo una proposta di valore unica. L’obiettivo è superare quota 7 miliardi di euro di ricavi nel 2026 e continuare a generare cash flow. Ulteriori acquisizioni? Mastrolia non le esclude assolutamente, ma solo a fronte di opportunità finanziariamente sostenibili.

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