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Retail integrato: NewPrinces e il modello svizzero

L’acquisizione di Carrefour Italia da parte di NewPrinces riapre il dibattito sul ruolo dell’integrazione verticale nella Gdo. I casi di Coop e Migros in Svizzera mostrano come la sinergia tra produzione e distribuzione possa generare efficienza, qualità e indipendenza strategica
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Dopo l’annuncio dell’acquisizione di Carrefour Italia da parte di NewPrinces Group, l’attenzione del settore si è concentrata, tra gli altri aspetti, sulla creazione di un “nuovo” modello verticale di filiera che dalla produzione arriva alla distribuzione. L’obiettivo dichiarato di NewPrinces, infatti, è costruire una piattaforma integrata tra industria e distribuzione, capace di generare efficienze operative e ripensare le relazioni con i fornitori. In questo contesto, guardare a esempi maturi e strutturati può offrire spunti concreti.

COOP SUISSE, MOLTO PIÙ DI UN SUPERMERCATO

In Svizzera Coop da tempo ha dato vita a una piattaforma completa che integra produzione industriale, logistica, cash&carry e retail in ambito alimentare e non food. Il Gruppo, che nel 2024 ha sfiorato i 35 miliardi di franchi di fatturato (oltre 37 miliardi di euro), può contare su una rete di 2.627 punti vendita. Come dicevamo, l’aspetto peculiare riguarda la doppia natura di distributore/produttore: di Coop Suisse, infatti, fanno parte diverse aziende di produzione. Le principali sono:

  • Bell Food Group: carne fresca, pollame, affettati, frutti di mare, prodotti convenience ultrafreschi, freschi e a lunga conservazione nonché prodotti vegetarian;
  • Halba: cioccolato e snack;
  • Swissmill: farina, miscele di farina, semola di grano duro, polenta, fiocchi d’avena, prodotti da estrusione;
  • Panofina: prodotti di panetteria e di pasticceria svizzeri di alta qualità;
  • Reismühle Nutrex: raffina oltre 65 varietà di riso e realizza più di 55 varietà di aceto;
  • Pearlwater: acqua minerale e bibite;
  • Vina Raurica: vini bianchi, rosé, rossi, dolci, spumanti, bevande aromatizzate a base di vino;
  • Bergquellfisch Frutigen: pesce fresco, specialità affumicate e caviale Oona;
  • Centro maturazione banane: banane e altri frutti esotici quali ananas e kiwi;
  • Steinfels Swiss: cosmetici naturali, cosmetici, detersivi e detergenti, prodotti per l’igiene, disinfezione per mani e superfici, sistemi per la pulizia professionale.

Questa rete produttiva non è secondaria, ma parte integrante del modello Coop: serve a garantire la qualità dei prodotti a marchio proprio, a generare valore lungo tutta la filiera e ad assicurare una certa indipendenza dai fornitori terzi. In molti casi, queste aziende producono anche per clienti esterni, contribuendo a consolidare le economie di scala. Il modello Coop Suisse mostra come l’integrazione verticale possa tradursi in una piattaforma solida e capace di governare sia le logiche industriali che quelle distributive.

PIÙ DI 16MILA PRODOTTI PER MIGROS INDUSTRIE

Sempre la Svizzera ci offre un altro caso di filiera integrata. Il Gruppo Migros (32,5 miliardi di franchi di fatturato nel 2024, oltre 33 miliardi di euro), infatti, ha al suo interno la divisione Migros Industrie (6,1 miliardi di franchi nel 2024,+1,8% sul 2023) composta dalla società di gestione e di servizi Migros Industrie AG e da quattro segmenti con i loro stabilimenti di produzione specializzati in altrettante categorie merceologiche.

  • Gruppo Micarna è la realtà di riferimento per carne, pollame, uova e frutti di mare;
  • Elsa Group è la società attiva nel settore lattiero-caseario, specializzata nella stagionatura, nell’affettamento e nel confezionamento di formaggi;
  • Fresh Food & Beverage Group produce pane e prodotti da forno, prodotti a base di patate, pasta, bevande e referenze convenience e ultra-fresche;
  • Delica Ag si occupa di cioccolato, caffè, biscotti, gelati, snack, gomme da masticare e prodotti per la cottura e la panificazione.

Il naturale sbocco delle referenze prodotte da Migros Industrie è rappresentato dai supermercati Migros, Denner e Migrolino. Tuttavia, la stessa Migros Industrie produce anche per clienti terzi, configurandosi come uno dei maggiori produttori al mondo di Mdd. I numeri lo attestano: 11mila collaboratori, più di 16mila prodotti, 50 stabilimenti e oltre 240 milioni investiti.

UN NUOVO INIZIO?

Guardando a questi due esempi, ci si augura che l’operazione Carrefour–NewPrinces possa rappresentare per l’Italia un’occasione concreta per sviluppare una piattaforma integrata efficiente, capace di valorizzare la produzione nazionale, rafforzare la distribuzione moderna e ridefinire in chiave evolutiva i rapporti tra industria e retail.

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