
Crai ha ricevuto in Senato il primo “Passaporto digitale del made in Italy”. La consegna è avvenuta nel corso dell’evento “ID Made in Italy: Identità, Innovazione e Difesa”, che ha riunito rappresentanti del governo, delle forze armate e del mondo imprenditoriale per discutere della protezione del made in Italy come asset strategico, economico e culturale.
Il passaporto digitale, che garantisce origine, tracciabilità, autenticità e sostenibilità dei prodotti, è considerato una tappa fondamentale nella tutela e valorizzazione delle eccellenze italiane.
Il Presidente Crai, Giangiacomo Ibba, ha espresso il suo orgoglio per il riconoscimento, sottolineando come esso premi “l’impegno dell’azienda per un’economia fondata su legalità e valorizzazione della filiera agroalimentare italiana. Crai è l’unica del suo settore a ricevere questo attestato: un’ulteriore conferma del suo legame con i territori e del suo patto di legalità firmato con il Ministero degli Interni”. Ibba ha anche ribadito l’impegno dell’insegna a fornire ai clienti la massima trasparenza sull’origine e sulla qualità dei prodotti.
Nel corso del convegno è stato conferito il premio “L’Italia del Merito” al Ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, “per il suo impegno nel rafforzare l’identità produttiva e culturale del Paese”. Le sue iniziative, come le Case del made in Italy, sono state illustrate da Davide Amorosi, Vice capo di gabinetto vicario del MIMIT. Altri riconoscimenti sono andati al Comando Carabinieri tutela patrimonio culturale e al Comando generale della Guardia di Finanza per la loro attività di contrasto alla contraffazione.
L’evento ha ribadito un concetto chiave: difendere il made in Italy non è solo una questione economica, ma una scelta identitaria e strategica che richiede nuovi strumenti digitali, legali e comunitari per proteggere un modello produttivo e culturale che ci rappresenta nel mondo.