
L’anteprima digitale del “Rapporto Coop 2025-Consumi e stili di vita degli italiani di oggi e di domani”, appuntamento annuale molto atteso dalla business community svoltosi oggi a Milano, fotografa una congiuntura quanto mai complessa. “Viviamo una turbolenta età del caos, fatichiamo a leggere il nuovo che avanza. Assistiamo alla fine della globalizzazione e al tramonto del Wto, mentre il mondo rallenta e vira a Est, con Cina e soprattutto India che continuano a crescere. La leadership americana è messa in discussione e l’AI è la grande scommessa del domani”, ha affermato Albino Russo, Direttore Ancc-Coop, presentando il Rapporto, giunto alla 20^ edizione.
L’ITALIA RALLENTA LA CRESCITA
L’Italia sembra aver esaurito l’abbrivio della crescita record del periodo post pandemico, con un andamento del Pil molto meno entusiasmante. Le stime dei previsori macroeconomici individuano per il biennio 2025-2026 una crescita su base annua del Pil di mezzo punto percentuale, mentre le previsioni degli opinion leaders intervistati sono anche più pessimistiche (+0,1% nel 2026). A fronte di un’occupazione in crescita (sono 840.000 i nuovi occupati), fa difetto all’Italia la produttività per ora lavorata che è prevista in decrescita fino al -1,4%, in maniera opposta rispetto al resto dell’Europa.
“Spazzati via l’ostentazione e il possesso, gli italiani sono al tempo stesso idealisti e pragmatici. Se è vero, infatti, che nel 2024 la spesa complessiva delle famiglie italiane è cresciuta del +0,5% rispetto a cinque anni fa, oltre la metà è assorbita dalle spese obbligate (abitazione, utenze domestiche, trasporti e cibo) e il risparmio persiste come driver primario di acquisto per il 42% degli italiani”, spiega Albino.
IL CARRELLO TORNA A RIEMPIRSI
In un momento di convulsi cambiamenti, muta ancora (ma resta privilegiato) il rapporto degli italiani con il cibo. I consumi (e le preparazioni) alimentari tornano innanzitutto nella sfera domestica. Nei primi 6 mesi del 2025 la spesa per la ristorazione fuori casa cala di un -2,2% rispetto al 2024 e un italiano su 3 vi rinuncerà ulteriormente nei mesi a venire. Contestualmente si registra una ripresa importante nei carrelli della spesa, con le vendite nella grande distribuzione che, nei primi sei mesi del 2025, fanno registrare una crescita su base annua, rispettivamente, del +3,8% a valore e del +2% a volume. A fare da traino frutta e verdura e altri comparti del fresco. Mentre negli ultimi 12 mesi i sostituti vegetali delle proteine animali sono cresciuti 10 volte di più delle carni.

“Il compito primario della cooperazione di consumatori – spiega Maura Latini, Presidente Coop Italia – è stare a fianco delle famiglie, tutelare il loro potere d’acquisto, unire alla convenienza la qualità e la sicurezza di ciò che mettiamo sui nostri scaffali. Da qui la risposta alla richiesta di risparmio che arriva anche nelle evidenze del Rapporto con la nostra nuova strategia promozionale che non significa però considerare il cibo una commodity. Il cibo per Coop è ‘Bene’ e non semplice merce”.
“Il Rapporto Coop ci presenta l’immagine di un Paese fortemente caratterizzato da una polarizzazione sociale, un dato di fatto con cui chi opera sul mercato deve fare i conti – ammette Domenico Brisigotti, Direttore generale Coop Italia –. Per affrontare questo scenario, riteniamo di dover continuare e rafforzare il piano avviato quest’anno, che si concentra da un lato sulla convenienza della nostra marca privata disponibile in ogni segmento dell’offerta e dall’altro su un sistema di promozioni e comunicazione volto a valorizzare la generale proposta di tutela del potere d’acquisto delle famiglie da parte di Coop. Questa scelta ci sta dando ottimi risultati e intendiamo rafforzarla. La risposta dei consumatori è positiva: le vendite di Coop crescono più del mercato (un +0,8% rispetto alla media del retail) ed è migliorato anche il giudizio che i consumatori hanno della nostra offerta e del nostro posizionamento”.
“La strategia di efficientamento che sta prendendo forza nelle nostre cooperative e nei consorzi nazionali ci permetterà di liberare ulteriori risorse a vantaggio dei soci e consumatori”, conclude Ernesto Dalle Rive, Presidente Ancc-Coop.