Illustrazione Retail in movimento: persone fanno shopping. Carrello spesa, negozio con tenda e scritta Open.

Retail in movimento

Le rilevazioni di NIQ registrano una sostanziale tenuta del Largo consumo: i prezzi medi crescono, i volumi sono più dinamici. Segno che la ricerca di risparmio del consumatore si fa meno pressante, lasciando più spazio all'offerta premium
Illustrazione Retail in movimento: persone fanno shopping. Carrello spesa, negozio con tenda e scritta Open.

L’ultimo quinquennio ha portato l’andamento delle vendite a valore del grocery letteralmente in altalena: NIQ attesta che il 2020 si archiviò con un ottimo +4,8% a valore, il 2021, funestato dalla pandemia, precipitò a -0,1%, sulla spinta della fiammata inflattiva, il 2022 risalì la china chiudendo con una convinta crescita del +6,6%, confermata da un robusto +7,9% nel 2023. Poi nel 2024, i numeri hanno indotto a pensare a una progressiva normalizzazione, facendo registrare un contenuto +1,9 per cento. Ma di nuovo, nei primi quattro mesi del 2025 il mercato è tornato a far rilevare un andamento oscillatorio, consegnando un deciso +3,4%, che si accompagna peraltro a una performance positiva dei volumi, protagonisti di una ripresa del +2,4 per cento.

Tutti segnali che confermano lo stato di variabilità dei consumi e, più in generale, del quadro macroeconomico. Nel quale vanno attenzionati principalmente due fattori, giudicati i maggiori indiziati della discontinuità registrata nel largo consumo.

INFLAZIONE E OOH

Il primo coincide con la spinta inflattiva. “L’aumento dei prezzi rilevato nel settore a perimetro omogeneo e a parità di prodotti e quantità acquistate – osserva Francesco Procaccio, Consultant, retailer customer success NIQ ha segnato potentemente il biennio 2022-2023. Ma dall’inizio del 2024 la rotta si è invertita: mese dopo mese, il dato ha mostrato una progressiva discesa, fino a registrare oscillazioni tendenziali di pochi decimali. E va detto che la tendenza è stata trasversale, interessando l’intera distribuzione: tutti i canali rilasciano, infatti, dinamiche deflattive, fatta eccezione solo per liberi servizi. Ma qui vanno tenute in conto le specificità di un format che fatica ad agire sulla leva dal prezzo per mancanza di economie di scala. Il secondo fattore rimanda, invece, a una variabile esogena. “Le nostre survey – afferma Procaccio – rilevano una ormai costante riduzione della frequentazione del canale fuori casa. Che si traduce in un conseguente e inevitabile travaso di consumi sul fronte domestico, a tutto vantaggio della distribuzione. Ne è la prova l’incremento delle vendite di prodotti legati per loro natura al fuori casa, come aperitivi o snack salati”.

E va detto che le prospettive non lasciano intravedere un cambio di rotta. “Il cash&carry – nota Procaccio – registra un andamento flat. E gli stessi avventori, interpellati a inizio anno nell’ambito del nostro Customer Outlook non rilasciano dichiarazioni incentivanti: il 44% di loro ha, infatti, affermato di essere intenzionato a ridurre la spesa destinata a bar e ristoranti nel 2025 rispetto all’anno precedente”.

PREZZI MEDI IN LIEVE CRESCITA

Il combinato disposto di questi due fenomeni può, dunque, fornire una spiegazione generale alla crescita riscontrata dalla distribuzione sia sul fronte dei fatturati sia su quello dei volumi. Che si accompagna a una seppur moderata ripresa del prezzo medio nel carrello della spesa, quello cioè costruito incrociando un articolato mix di variabili tra cui aumenti, diminuzioni, tipologie di prodotto/ quantità acquistate. La variazione dei prezzi nel primo quadrimestre del 2025 ha, infatti, registrato un incremento del +0,9 per cento. Un dato che si allinea sostanzialmente alla spinta inflattiva (+1%). Il che porta diritti a una buona notizia. “Non si registra – osserva Procaccio – nessun downgrading del carrello. Anzi, analizzando i pesi dei prodotti per fascia prezzo, le referenze premium sono quelle che rilasciano le maggiori progressioni. E va detto che la tendenza tocca in modo trasversale tutte le categorie”.


L’illustrazione in copertina è opera di Laura Angelucci

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