Toscana-Olio Toscano Igp-produzione-olio-extra vergine

Campagna 2025, rese promettenti per l’Olio Toscano Igp

Nonostante la minore produzione, le prime spremiture in frantoio segnano un incoraggiante aumento delle rese. Forte focus sulla qualità
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Le prime spremiture delle drupe nelle olivete costiere toscane, dove è appena partita la campagna olearia, segnano un incoraggiante incremento medio delle rese di due-tre punti percentuali rispetto allo scorso anno. Un dato non trascurabile in un’annata oleicola di “scarica”, che interesserà un po’ tutta la Toscana, con gli olivicoltori che si attendono di raccogliere meno olive. A sottolinearlo è Fabrizio Filippi, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Olio Toscano Igp, che per l’extravergine annuncia importanti novità sul fronte della sicurezza.

DEBUTTA LA FASCETTA ANTIFRODE DELLA ZECCA DI STATO

La nuova annata segna infatti il debutto del contrassegno anticontraffazione della Zecca di Stato. La fascetta, elaborata e stampata dall’Istituto Poligrafico dello Stato, avvolge il collo di ogni bottiglia di Olio Toscano Igp in commercio dallo scorso 10 ottobre, innalzando i livelli di tutela, trasparenza e sicurezza grazie alla più avanzata tecnologia antifrode.

Il Presidente del Consorzio Fabrizio Filippi ha commentato le prime indicazioni dalla raccolta: “La Maremma è, come consuetudine, la prima area della regione a partire con la raccolta, e da lì arrivano le prime indicazioni di una stagione che, dal punto di vista della quantità di olive presenti sulle piante, è inferiore alla passata. Non avremo quindi le quantità di olive dello scorso anno, e di questo eravamo consapevoli, ma tutto sommato saremo in grado di garantire una qualità eccellente grazie proprio alla certificazione e ai requisiti previsti dal disciplinare di produzione”.

STIME 2025: PRODUZIONE TRA 22 E 25.000 QUINTALI

Il Consorzio di tutela azzarda le prime stime per l’annata 2025, prevedendo una produzione di Olio Toscano Igp tra i 22 ed i 25 mila quintali. Si tratta di un risultato quantitativamente inferiore alla media degli ultimi cinque anni e molto lontano dalla precedente annata, che aveva quasi raggiunto un record con 35.000 quintali certificati. Nonostante il calo atteso nell’Igp, il settore nel complesso mostra un incremento del 16,7% (fonte: dati Irpet).

FILIERE E COMPETITIVITÀ: L’IMPORTANZA DELLE CERTIFICAZIONI

Un altro elemento critico per il comparto sono i costanti aumenti dei costi di produzione. Filippi sottolinea l’impegno necessario: “Dietro alla produzione di un litro di olio c’è un anno di lavoro reso sempre più complicato dai fattori climatici, che non garantiscono più raccolti costanti ed omogenei e dalla concorrenza di prodotti stranieri di bassissima qualità. La competitività di questo settore, così importante per la nostra agricoltura e la nostra alimentazione, dipenderà sempre di più dalla capacità degli olivicoltori di migliorare le tecniche di produzione e gestione delle olivete, ottimizzando e riducendo i costi di produzione, ed investendo sulla qualità e sulle certificazioni come la Igp: un elemento di garanzia che oggi consente dinon risentire del peso dei dazi americani. La richiesta di Toscano Igp è in costante aumento su tutti i mercati internazionali”.

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