Food Retail Show: evento industria e Gdo. Relatrice sul palco, pubblico in sala. Focus sul futuro del retail alimentare.

Food Retail Show, un nuovo patto tra industria e Gdo

Dati, IA e collaborazioni di filiera ridisegnano il futuro del retail italiano, dove valore e fiducia diventano le nuove leve della competitività. Al Food Retail Show 2025 il dialogo tra industria e Gdo si fa strategico
Food Retail Show: evento industria e Gdo. Relatrice sul palco, pubblico in sala. Focus sul futuro del retail alimentare.

Il futuro del food italiano si gioca oggi, nella capacità di industria e distribuzione di collaborare per affrontare insieme sfide che cambiano il volto del retail. È questo il messaggio che ha attraversato “Retail Reset: il futuro chiama, il presente risponde?”, l’edizione 2025 del Food Retail Show, organizzato da Gruppo Food e ospitato il 28 ottobre negli spazi di JoyHub a Milano. Un appuntamento di riferimento per il mondo del largo consumo, realizzato con la Main Sponsorship di EY, la Exclusive Sponsorship di L-founders e Number1 Logistic Group, la sponsorship di SIG, la f&b Sponsorship di Kometa e la Media Partnership di Sky Tg24.

Novità dell’evento andato in scena, l’istituzione di comitato di esperti che è intervenuto nelle sessioni, per accendere il confronto e fornire inediti insights ai partecipanti. A far parte del comitato Giovanni D’Alessandro, Direttore BU Retail Gruppo Sogegross, Irene Elisei, Giornalista Sky TG24, Paola Fuochi, Direttrice Category management Crai Secom e Alessandra Grendele, Direttrice merci, marketing e e-commerce Carrefour Italia.

L’edizione 2025 ha messo in luce un cambio di paradigma ormai irreversibile: industria e distribuzione non sono più attori contrapposti, ma partner chiamati a condividere dati, obiettivi e responsabilità. Perché il futuro del retail non è un punto di arrivo, ma una risposta che si costruisce, insieme, nel presente.

COLLABORARE PER CREARE VALORE

In un contesto segnato da inflazione, instabilità e cambiamenti nei comportamenti d’acquisto, la collaborazione emerge come la chiave per costruire valore lungo l’intera filiera.
L’iniziativa Value for Food, nata tre anni fa rappresenta un esempio concreto di partnership virtuosa: un ecosistema che unisce oltre 70 realtà del comparto per generare benefici condivisi. “Un modello collaborativo più integrato potrebbe liberare fino a 520 milioni di euro di efficienze economiche attraverso logistica ottimizzata, riduzione degli sprechi e maggiore disponibilità dei prodotti a scaffale – ha spiegato Riccardo Passerini, Partner e Consumer Product & Retail Consulting Market Leader per l’Italia di EY –. Dalla nascita del progetto abbiamo già ottenuto risultati concreti, ma soprattutto abbiamo dimostrato che collaborazione, trasparenza e KPI condivisi sono la chiave per creare valore nella filiera”.

“La nostra partecipazione al tavolo di lavoro Value for Food ha generato soddisfazione per tutti – ha aggiunto Eugenio Pieretti, DirettoreTransportation Planning Number1 Logistic Group, tra i partner del progetto –. Il retailer, che ha ridotto sensibilmente le scorte, i produttori, che hanno registrato maggiori vendite, e noi come operatori logistici, che abbiamo reso il processo più fluido ed efficiente”.

IL CONSUMATORE POST MODERNO: TRA VALORE, PREZZO E FEDELTÀ

Durante l’evento, il dibattito si è concentrato su un altro tema chiave: come creare valore duraturo in un contesto in cui la fedeltà al brand non è più scontata. “Insieme a NielsenIQ abbiamo analizzato 16 campagne di loyalty realizzate da 8 player della grande distribuzione italiana dal 2024 a oggi – ha spiegato Marco Pellicci, Director Sales Enablement di L-founders of Loyalty Italia –. Il risultato? Queste campagne hanno generato 630 milioni di euro di reddito incrementale. Non poco. Ma questo reddito non deve restare fine a sé stesso: deve essere reinvestito per alimentare un circolo virtuoso. Nel grocery italiano la fedeltà non è più un dato acquisito: è una forza che va continuamente alimentata, rigenerata e orientata verso il futuro. È questa la nostra missione come Founders of Loyalty: aiutare le aziende a prendere l’energia che già possiedono e indirizzarla nella direzione giusta. Dove c’è strategia e continuità, la loyalty genera valore per tutta la filiera.

TECNOLOGIA E DATI COME MOTORE DEL CAMBIAMENTO

In questo scenario, la leva tecnologica diventa l’elemento abilitante di un nuovo modello di relazione con il consumatore. L’analisi dei dati, l’intelligenza artificiale e il data sharing offrono strumenti concreti per comprendere i comportamenti, personalizzare l’offerta e rafforzare la fedeltà, trasformando la conoscenza in valore condiviso. Se ne è parlato nel panel “Retail Reloaded” con Massimo Baggi, Direttore marketing Gruppo Selex e Federico Sansone, Digital manager Gruppo Végé. La tecnologia non è solo uno strumento di efficienza, ma un fattore culturale che impone un nuovo approccio condiviso: dalla competizione alla cooperazione basata sul dato. È il segno di un retail che si fa “scientifico”, dove la misurazione, l’informazione e l’analisi sostituiscono le logiche intuitive o meramente negoziali del passato. Durante il suo intervento, Baggi ha condiviso alcune riflessioni e risultati di Selex Media, la piattaforma proprietaria di retail media realizzata in house dal Gruppo.

LA NEGOZIAZIONE CHE EVOLVE

Un altro tema toccato nel corso dell’evento è quello della negoziazione. Un concetto che si sta trasformando, come è emerso dal confronto tra Francesco Avanzini, Direttore generale Conad, Francesca Barone, Sales Director Retail Italy Kraft Heinz Italia e Domenico Brisigotti, Direttore generale Coop Italia, con la moderazione di Giorgio Santambrogio, Vicepresidente Federdistribuzione. Superare la logica del prezzo per costruire relazioni di lungo periodo è oggi una priorità strategica. La competizione si sposta dal piano tattico a quello sistemico: ciò che conta non è solo quanto si vende, ma come lo si fa, con quali strumenti e con quale impatto sul consumatore finale. Tra i temi toccati nel corso del panel, anche quello delle “listing fees”: è un sistema ancora valido o è superabile?

UN NUOVO ECOSISTEMA DI FILIERA

A chiudere la giornata, l’intervista di Francesca Zecca, Vicedirettore editoriale Gruppo Food, ad Angelo Mastrolia, Presidente di NewPrinces Group, in collegamento video da Londra dove è attesa la quotazione in Borsa del Gruppo che a luglio ha acquisito Carrefour Italia sbarcando nella Gdo. Il Presidente ha sintetizzato così lo spirito dell’evento: “Il futuro del food non può essere affrontato in solitudine. Serve fiducia, collaborazione e visione condivisa per far evolvere la filiera verso modelli più agili e sostenibili”.

Riguardo al futuro dell’operazione e al rilancio del marchio GS, Mastrolia aggiunto: “Vogliamo rilanciare una rete che ha solide basi e una forte presenza in regioni strategiche. L’obiettivo è un rinnovamento profondo, ma realistico e sostenibile. Non dobbiamo inventarci nulla. La grande distribuzione italiana, nonostante i limiti strutturali, è mediamente molto performante. Vogliamo competere in modo sano, ma con un approccio più vicino al mercato italiano rispetto a quello francese, che forse non ha interpretato fino in fondo le specificità del nostro Paese”.

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