Forum Coldiretti 2025: l’agricoltura al centro della crescita

Forum Coldiretti 2025: l’agricoltura al centro della crescita

Agricoltura, finanza e politica convergono su energia, internazionalizzazione e sicurezza alimentare. Il settore vale 707 miliardi e cresce del 6% nel 2025
Forum Coldiretti 2025: l’agricoltura al centro della crescita

L’agricoltura e l’alimentazione rappresentano una straordinaria opportunità per l’Italia”, ha esordito il Presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, aprendo la 23esima edizione del Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Coldiretti a Roma. Con un comparto da 707 miliardi di euro, quattro milioni di occupati e un export record di 69 miliardi nel 2024 (in crescita del 6% nel primo semestre 2025), il settore agroalimentare si conferma “pilastro del sistema Paese”.

Prandini ha richiamato il ruolo strategico dei corpi intermedi come “ammortizzatori degli shock sociali ed economici”, e l’importanza di passare “dalla logica dell’emergenza a quella della pianificazione”. Sul fronte economico, ha apprezzato la “maggiore attenzione alla gestione del debito pubblico”, pur criticando misure come plastic tax e sugar tax, che “rischiano di penalizzare intere filiere”.

Tra i temi chiave:

  • Energia: “Il comparto agroalimentare non è energivoro, ma subisce l’impatto dei costi energetici. Contenere le bollette significa difendere competitività e prezzi dei prodotti alimentari”, ha sottolineato Prandini.
  • Giovani e lavoro: proposta di trasformare parte dei contributi in salario netto per i primi cinque anni, per sostenere occupazione e natalità.
  • Salute e prevenzione: “Puntare sulla qualità del cibo nelle mense pubbliche è un investimento in salute e un risparmio per la spesa pubblica.
  • Politica Agricola Comune: Prandini ha ribadito il no alla riduzione dei fondi PAC: “Smontare la PAC significa disgregare l’Europa agricola. Serve visione, non burocrazia”.

GIORGETTI: “MANOVRA PER LA CRESCITA E FONDO PER LE TERRE PUBBLICHE AI GIOVANI”

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha definito la nuova manovra economica 2025 in preparazioneuna risposta a un contesto internazionale in rapido mutamento”. Ha rivendicato la “credibilità finanziaria dell’Italia”, ricordando che il Paese è tornato in avanzo primario, e ha annunciato la nascita di un fondo per la valorizzazione dei terreni agricoli pubblici con Invimit, per favorire l’accesso alla terra ai giovani imprenditori. Sui numeri dell’agroalimentare: “In dieci anni l’export è passato da 37 a oltre 70 miliardi, risultato della forza del sistema italiano”. Giorgetti ha inoltre sottolineato che “ogni euro speso in più oggi è una tassa domani”, invitando alla responsabilità nella spesa pubblica e alla tutela della concorrenza leale globale contro il “dumping” di modelli non sostenibili.

VECCHIONI (BF SPA): “AGRICOLTURA E FINANZA POSSONO CRESCERE INSIEME”

Per Federico Vecchioni, Presidente di BF Spa, il dialogo tra finanza e agricoltura è “una straordinaria opportunità per le Pmi”. Grazie a strumenti come SIM, SC, Simes e il fondo “Terre Agricole Italiane”, le imprese agricole possono attrarre capitale di rischio e realizzare progetti di sviluppo sostenibile. “La finanza è uno strumento industriale, non un fine”, ha precisato Vecchioni, difendendo il modello Coldiretti come leva di innovazione e crescita.

MARTINA (FAO): “IL MONDO HA ANCORA BISOGNO DI COOPERAZIONE”

Il Vice direttore generale della FAO, Maurizio Martina, ha invitato a “non celebrare il funerale del multilateralismo. La sicurezza alimentare è tornata al centro della geopolitica,” ha affermato, ricordando che entro il 2030 la produzione agricola mondiale crescerà del 14%, trainata da Asia e America Latina, mentre l’Europa resterà indietro. Ha indicato il Mediterraneo come area strategica per un “nuovo multilateralismo della società”, capace di costruire cooperazione concreta tra Stati e imprese.

CALENDA: “SERVE UNA POLITICA DI POTENZA EUROPEA”

Per il leader di Azione, Carlo Calenda, l’Europa deve “ritrovare la capacità di decidere”. Ha indicato tre priorità operative:

  • Acqua – unificare la gestione idrica oggi frammentata in 2.500 società.
  • Energia – destinare l’idroelettrico pubblico a prezzi calmierati alle imprese.
  • Stoccaggi agricoli – piano nazionale per la sicurezza alimentare.

Senza decisioni forti e centralizzate, Europa e Italia verranno schiacciate da Usa e Cina,” ha ammonito.

MINNITI: “IL PIANO MATTEI DEVE DIVENTARE EUROPEO”

Per Marco Minniti, Presidente della Fondazione Med-Or, “il futuro della stabilità globale passa dall’Africa”. Ha chiesto di trasformare il “Piano Mattei” in una strategia europea, sottolineando il ruolo dell’agricoltura italiana nel continente come “strumento di cooperazione e sicurezza. La guerra in Ucraina ha mostrato quanto il mondo sia interconnesso: non può esserci pace in Europa senza stabilità nel Sud del mondo”.

CIMBRI (UNIPOL): “PER CRESCERE SERVE CAPITALE, NON SOLO DEBITO”

Il Presidente di Unipol, Carlo Cimbri, ha esortato il settore agricolo a “crescere nella dimensione d’impresa” e aprirsi al capitale: “In Italia la finanza è sempre stata vista come debito, ma serve una cultura del capitale”. Secondo Cimbri, l’agricoltura deve passare “da imprese individuali a società strutturate”, per competere e attrarre investimenti. “Ogni volta che un’azienda italiana viene acquisita da un gruppo straniero, perdiamo sovranità economica. Dobbiamo fare sistema”, ha concluso.

UN’AGENDA COMUNE PER L’AGRICOLTURA DEL FUTURO

Il Forum Coldiretti 2025 ha confermato l’agricoltura come snodo strategico tra economia, energia e salute pubblica. Dal rafforzamento della PAC alla valorizzazione dei giovani, dalla finanza agricola all’energia sostenibile, emerge una visione condivisa: l’agroalimentare non è solo un settore produttivo, ma un pilastro della sicurezza economica, alimentare e sociale dell’Italia e dell’Europa.

© Riproduzione riservata