La pasta resta il simbolo dell’Italia nel mondo, ambasciatrice del made in Italy e pilastro economico di un comparto che non conosce crisi. È quanto emerge dai dati diffusi in occasione del World Pasta Day 2025, promosso da Unione Italiana Food e International Pasta Organisation, che torna il 25 ottobre con eventi e una maratona social globale per celebrare il piatto più iconico della cultura italiana.
Secondo una ricerca demoscopica condotta da AstraRicerche per i pastai di Unione Italiana Food, per otto italiani su dieci la pasta è il simbolo più autentico dell’italianità e per il 96,6% rappresenta l’ambasciatrice del made in Italy nel mondo. Nella classifica dei motivi d’orgoglio nazionale entra nella Top 5 insieme a monumenti (84,9%), arte (75,8%), paesaggi (73,6%) e letteratura (69,2%), superando musica e sport. Per sette italiani su dieci, se dici Italia pensi pasta: un legame identitario che precede pizza, vino e salumi.
ECCELLENZA DA 4,2 MILIONI DI TONNELLATE
Nel 2024 la produzione mondiale ha superato i 17 milioni di tonnellate, di cui 4,2 milioni realizzate in Italia, che conferma così la leadership globale davanti a Turchia e Stati Uniti. Il consumo pro-capite nazionale resta il più alto al mondo (23,3 kg l’anno), ma è l’export a segnare il successo del comparto: quasi il 60% della pasta prodotta in Italia è destinato all’estero, per un valore di quattro miliardi di euro (+4,8% sul 2023). Nel 2024 le esportazioni hanno raggiunto 2,42 milioni di tonnellate (+9,1%), dirette soprattutto verso Germania, Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Giappone. Il trend positivo si consolida nel primo semestre 2025 con una crescita a volume del +2,5 per cento.
“La pasta è una questione di appartenenza e di identità”, sottolinea Margherita Mastromauro, Presidente dei pastai italiani di Unione Italiana Food. “È un pilastro della nostra economia e della cultura nazionale. Tuttavia, i dazi e le tensioni geopolitiche rischiano di compromettere la competitività internazionale di un settore strategico del made in Italy”.
“ORGOGLIO PASTA”: MOSTRA-EVENTO ALLA GALLERIA ALBERTO SORDI
Per celebrare il World Pasta Day, la Galleria Alberto Sordi di Roma ospita dal 21 al 25 ottobre la mostra digitale “Orgoglio Pasta”, inaugurata alla presenza dei Ministri Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy) e Francesco Lollobrigida (Agricoltura e Sovranità Alimentare), insieme a Paolo Barilla, Presidente di Unione Italiana Food. Un’iniziativa che unisce cultura, economia e comunicazione, sottolineando il valore della pasta come bene identitario e simbolo della convivialità italiana.
TRADIZIONE, SALUTE E SOSTENIBILITÀ
Dalla ricerca UIF emergono valori chiave che gli italiani associano alla pasta: tradizione (58%), semplicità (36%), benessere e salute (33,7%), orgoglio nazionale (32,6%) e convivialità (25,5%). Per due italiani su tre, è l’alimento più rappresentativo della dieta mediterranea, più dell’olio e della verdura, con un consumo regolare per l’87% della popolazione e quotidiano per un terzo del campione. Gli italiani ne apprezzano l’accessibilità (90,7%), la facilità di preparazione (89,2%) e la capacità di unire le generazioni (86,9%). La ricerca smentisce i falsi miti: solo il 20% ritiene che la pasta debba essere eliminata in una dieta dimagrante e meno del 30% pensa che ostacoli il sonno se consumata a cena.
UN’ALLEATA DI SALUTE E AMBIENTE
In occasione della 27esima edizione del World Pasta Day, Unione Italiana Food, in collaborazione con SISA (Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione) e CEPEA, ha aggiornato la Dichiarazione di consenso scientifico sui benefici della pasta, oggi articolata in 19 punti e firmata da 29 esperti di nove paesi.
“Le evidenze scientifiche confermano che la pasta, all’interno di una dieta equilibrata, contribuisce al benessere metabolico e alla sostenibilità ambientale”, spiega Silvia Migliaccio, Presidente della SISA. “Favorisce il senso di sazietà, supporta la salute cardiovascolare e, se consumata la sera, può persino migliorare la qualità del sonno”.
UN SIMBOLO GLOBALE
Con oltre 200 paesi importatori e una crescita costante nonostante inflazione, dazi e crisi internazionali, la pasta si conferma un asset strategico dell’agroalimentare italiano. E, soprattutto, un simbolo universale di identità, economia e cultura.