Più innovazione nelle pl che nei big brand?

Più innovazione nelle pl che nei big brand?

Più innovazione nelle pl che nei big brand?

La congiuntura economica negativa incide sempre più nettamente sulla concorrenza tra private label e grandi marche industriali, i cui ruoli sembrano quasi destinati a invertirsi.
I retailer stanno diventando infatti sempre più attivi sul fronte dello sviluppo di nuovi prodotti, mentre i big brand si stanno dimostrando più ‘conservatori’. Un recente studio di Mintel mette in luce che per la prima volta nel Regno Unito, i prodotti a marca privata rappresentano il 54% dei nuovi lanci sul mercato alimentare contro il 46% dei marchi tradizionali.
A confermare una certa difficoltà dei cosiddetti “marchi di fascia A” nella competition con gli store brand si aggiunge anche uno studio del Wall Street Journal , secondo cui sta emergendo un fenomeno nuovo: il riposizionamento verso il basso di diversi prodotti di marca.
Per difendersi dalle pl nel mercato europeo, per esempio. Nestlé avrebbe manifestato l’intenzione di aumentare le offerte dei cosiddetti “PPP” (ossia: prodotti di posizionamento popolare), e cioè di referenze più accessibili perché fornite in confezioni più piccole o realizzate con ricette leggermente diverse. Dal canto suo, Unilever sta intensificando la commercializzazione di prodotti a 1 euro, per rafforzare le vendite in Europa, che nel 2011 sono aumentate solo dello 0,7 per cento.

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