
La Commissione Europea ha annunciato l’avvio di un sistema sperimentale di Natural Credits, un’iniziativa volta a colmare il divario annuale stimato in 37 miliardi di euro necessari per la protezione della natura in Europa. Questo sistema, inserito nel quadro della strategia sulla biodiversità 2030, entrerà in fase pilota tra il 2025 e il 2027. Piana Miele, azienda con oltre cento anni di storia, sta integrando questa iniziativa nella sua strategia, puntando su innovazione e sostenibilità nel settore del miele italiano.
IL SISTEMA NATURAL CREDITS E IL SETTORE APISTICO
Il nuovo schema dei Natural Credits mira a convertire azioni di tutela ambientale, quali l’apicoltura sostenibile, la riforestazione o l’agricoltura rigenerativa, in crediti certificati e scambiabili, analoghi ai carbon credits. Per il comparto del miele, questo sistema rappresenta un riconoscimento del valore ecologico generato dagli apicoltori.
Massimo Mengoli, Presidente di Piana Miele, ha commentato questa evoluzione sottolineando il ruolo centrale degli apicoltori: “Senza gli apicoltori non ci sarebbero né miele né impollinazione. Servono persone preparate, ogni giorno”. Piana Miele basa il proprio impegno su questo principio, dalla selezione genetica di api regine certificate al monitoraggio avanzato degli alveari tramite i sistemi intelligenti sviluppati da Melixa. L’azienda sta inoltre elaborando con Melixa nuovi strumenti assicurativi a tutela del lavoro apistico; i sensori Melixa permettono di misurare parametri ambientali e il benessere delle api. Trasformare queste azioni in crediti tracciabili e riconosciuti consentirà agli apicoltori di documentare il proprio impatto ambientale positivo, generando valore misurabile e trasparente.
STRATEGIA E SFIDE DI PIANA MIELE
Piana Miele adotta una visione che si fonda sul radicamento territoriale e sull’innovazione, mantenendo la propria origine. L’azienda ha investito nello stabilimento storico di Castel San Pietro Terme (Bo), dove l’attività è iniziata oltre cento anni fa, come esempio di coesistenza tra crescita e tradizione.
La formazione è un elemento chiave della strategia di Piana Miele, realizzata attraverso la collaborazione con Apicoltura Comaro. Questa partnership promuove attività educative e divulgative, inclusa una ludoteca sull’apicoltura per bambini. Mengoli prevede un futuro in cui “ogni vasetto di miele comunicherà la sua origine e la sua impronta ecologica positiva”. Tuttavia, la filiera apistica affronta sfide urgenti: il riconoscimento del ruolo degli apicoltori nella tutela della biodiversità, la necessità di garantire la tracciabilità anche per il miele importato (come Piana Miele fa in Ungheria, investendo nella filiera fino all’origine), e il contrasto alle frodi, che richiede una conoscenza approfondita di tutta la filiera, dall’ape al prodotto finale.
Nonostante queste sfide, il settore presenta opportunità, come la crescita della domanda internazionale per miele di alta qualità, l’interesse per prodotti funzionali e l’espansione dell’apiturismo e dell’apicoltura urbana. L’opportunità principale consiste nell’integrazione dell’apicoltura nelle strategie ambientali e sociali, posizionando il vasetto di miele come simbolo di sostenibilità.