Bandiere UE e Mercosur. Accordo commerciale UE-Mercosur: implicazioni per Coldiretti e Filiera Italia.

Accordo Mercosur: Coldiretti e Filiera Italia chiedono garanzie

Allarme su reciprocità, sicurezza alimentare e danni alle filiere agroalimentari
Bandiere UE e Mercosur. Accordo commerciale UE-Mercosur: implicazioni per Coldiretti e Filiera Italia.

Coldiretti e Filiera Italia mettono in guardia contro i rischi dell’accordo di partenariato tra l’Unione Europea e il Mercosur, ovvero il blocco dei paesi sudamericani. L’accordo, commentato subito dopo la sua adozione da parte del Collegio dei commissari Ue, è visto come “una minaccia se non vincolato a garanzie precise e controlli rigorosi”.

Secondo Coldiretti e Filiera Italia, “la clausola di salvaguardia prevista nell’accordo, pur essendo un passo nella giusta direzione, non è sufficiente”. La sua efficacia sarebbe compromessa dalla mancanza di un’attivazione automatica, rendendola uno strumento debole di fronte a possibili contraccolpi. Le organizzazioni ribadiscono che nessun tipo di compensazione può adeguatamente risarcire “il rischio di devastare il tessuto produttivo europeo.

Un’altra preoccupazione riguarda le generiche rassicurazioni della Commissione sull’avvio di iniziative complementari, come valutazioni d’impatto sugli standard di produzione (fitofarmaci, benessere animale) per i prodotti importati. Coldiretti e Filiera Italia sostengono che “queste iniziative devono essere esplicitamente inserite all’interno dell’accordo stesso per avere un valore reale”.

MERCOSUR, CONTROLLI E IMPORTAZIONI

L’urgenza di controlli stringenti è supportata da dati concreti. Coldiretti e Filiera Italia ricordano che nei paesi sudamericani si fa ancora uso diffuso di antibiotici, promotori della crescita e pesticidi vietati da anni nella UE. Per questo, è essenziale garantire controlli sul 100% dei prodotti agroalimentari in ingresso nei confini europei.

LE FILIERE PIÙ ESPOSTE E IL DEFICIT COMMERCIALE

Le filiere considerate più a rischio da Coldiretti e Filiera Italia sono quelle della carne bovina, della carne di pollo, del riso e dello zucchero. L’accordo, senza le dovute garanzie, è destinato a danneggiare non solo le piccole e medie imprese agricole italiane, ma anche quelle del Sud America, peggiorando un deficit della bilancia commerciale agroalimentare già molto ampio tra Italia e Mercosur. A questo proposito, Coldiretti cita dati Istat secondo cui, nei primi cinque mesi del 2025, le importazioni italiane di prodotti alimentari dai paesi Mercosur sono aumentate del 20%, con un picco del 35% per la carne.

CIA: ACCORDO UTILE SOLO CON CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA

L’accordo UE-Mercosur sarà utile per il mondo agricolo italiano solo se le clausole di salvaguardia oggi annunciate saranno davvero rapide e trasparenti, per tutelare quei prodotti sensibili (carni, zucchero e cereali), che potrebbero essere messi a rischio dalla prevedibile concorrenza sleale data dall’importazione di prodotti a basso costo, non conformi agli standard di produzione europei su benessere animale, ambiente e sicurezza”. Così Cristiano Fini, Presidente di Cia-Agricoltori Italiani, che dichiara – allo stesso tempo – l’importanza strategica di questo accordo per diversificare gli scambi commerciali del sistema agroalimentare italiano e creare nuove opportunità in un momento delicato per l’export del Made in Italy dopo i dazi di Trump.

Al pari di Coldiretti e Filiera Italia, Cia si dichiara contraria all’utilizzo della riserva di crisi (6,3 miliardi di euro) dal budget della Pac – già pesantemente decurtato – per compensare gli impatti negativi causati dal Mercosur. Se l’attivazione di clausole di salvaguardia a tutela del mondo agricolo è un passo in avanti, Cia chiede che queste siano “davvero celeri nel rispondere a eventuali crisi che si possano verificare”.

CONFAGRICOLTURA: IL SETTORE PRIMARIO DEVE ESSERE PIU’ TUTELATO

Ci sono ancora molte questioni aperte, soprattutto in materia di agricoltura, in merito all’adozione dell’accordo con il Mercosur da parte della Commissione Europea, che dà il via libera alla più grande intesa commerciale, con 700 milioni di consumatori coinvolti. Nel processo di ratifica, con la presentazione ai 27 Paesi membri e all’Europarlamento, auspichiamo che ci siano spazi di miglioramento, soprattutto per i comparti più esposti: carni bovine, pollame, riso, mais e zucchero”. Confagricoltura commenta così l’intesa presentata dalla Commissione UE, e sottolinea: “Pur avendo potenziali vantaggi per alcuni settori, infatti, l’accordo è ancora penalizzante per importanti produzioni europee e italiane in termini di concorrenza e sicurezza alimentare”.

La Commissione ha rassicurato sul fatto che vi saranno misure concrete a tutela degli standard ambientali e sanitari, con un rafforzamento dei controlli nei paesi partner. “La necessità di un principio di reciprocità che richieda ai produttori del Mercosur di rispettare gli stessi parametri ambientali, sanitari e sociali previsti per gli agricoltori europei – evidenzia il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansantiè un elemento imprescindibile per le nostre imprese e il sistema agroalimentare, che non potrebbero competere con produttori esteri sottoposti a regole meno restrittive. Apprezziamo gli sforzi del governo italiano nel tutelare le imprese agricole. Lavoreremo insieme ai nostri rappresentanti a Bruxelles e con il Copa affinché il settore primario europeo non paghi il conto di un’intesa che grava sul comparto già fortemente colpito dai dazi Usa e dal contesto geopolitico internazionale. La preoccupazione è ancora forte: non resteremo fermi di fronte a decisioni che penalizzano l’agricoltura”.

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