Non solo acquacoltura sostenibile, ma responsabile: questo è il presente e il futuro del salmone affumicato in Italia grazie al marchio The Icelander, che con oltre 60 referenze e quattro milioni e mezzo di kg venduti ogni anno, dà finalmente una risposta concreta alle problematiche legate alla mortalità dei salmoni e al loro impatto sull’ecosistema.

SALMON EVOLUTION, LA RIVOLUZIONE NELL’ACQUACOLTURA
Per farlo, porta sugli scaffali italiani la pioneristica filiera di Salmon Evolution, il primo e unico salmone norvegese allevato in vasche collocate a terra, sulla piccola isola di Indre Harøy, nel nord della Norvegia, appena a sud della città di Molde. Qui il la mortalità dei salmoni è inferiore al 3%, contro la media nazionale norvegese di oltre il 15% (dato del 2023-2024); e, aspetto ancora più importante, qui non si registra la presenza di pidocchi di mare, meduse o parassiti, né tanto meno delle temute alghe estive. Di conseguenza, non è necessario utilizzare anticrittogamici e i fondali marini non sono deturpati dallo sporco prodotto dai salmoni.
Al contrario, attraverso il sistema HFS (Hybrid Flow-throught System) l’acqua entra ed esce nelle vasche alla costante temperatura di 12°C, creando un ambiente ottimale e controllato per la crescita e il benessere del salmone; gli scarti, invece, diventano prima biogas e poi concime per i campi dei contadini che lavorano nei pressi dell’isola. Ma non solo: l’energia usata in questi allevamenti proviene unicamente da fonti rinnovabili, a partire dalla centrale idroelettrica presente sul territorio.

Questa è l’acquacoltura responsabile. Questa è la partnership tra The Icelander e Salmon Evolution: questa è la “Salmon Revolution“. Perché il benessere dei salmone diventi una priorità e la cura dei fondali marini e del suo complesso e articolato ecosistema un’esigenza imprescindibile.
