
Nel mondo della distribuzione moderna, la cooperazione continua a dimostrarsi una delle forme d’impresa più solide e inclusive. Lo ha ribadito Conad Adriatico nel Meeting d’Autunno 2025, dal titolo “Una visione di futuro: territori, impresa, cooperazione”, che ha riunito economisti, imprese e rappresentanti del mondo cooperativo per riflettere su come garantire sviluppo e occupazione in un’economia in rapido mutamento.
Presente in Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata, oltre che in Albania e Kosovo, Conad Adriatico è uno dei principali player della distribuzione del Centro-Sud: 439 punti vendita, 267 soci imprenditori e oltre 8.840 collaboratori, per un fatturato 2024 di 2,241 miliardi di euro (+4,98%) e una quota di mercato del 17,62%, che la conferma leader in Abruzzo, Marche e Molise.
La cooperativa collabora ogni anno con 549 fornitori locali, generando più di 539 milioni di euro di valore economico per le economie regionali e rafforzando le filiere agroalimentari del territorio.
CONAD ADRIATICO TRA ANALISI ECONOMICA E IMPATTO SOCIALE
Moderato da Maria Cristina Alfieri, Direttrice di Fondazione Conad ETS, il Meeting ha visto alternarsi voci di rilievo del panorama economico e produttivo:
- Carlo Cottarelli, economista e divulgatore, ha analizzato il quadro macroeconomico e le prospettive di crescita del Paese, sottolineando l’importanza di modelli d’impresa resilienti e radicati nei territori.
- Christian Centonze (NielsenIQ) ha illustrato le nuove tendenze di consumo, evidenziando come digitalizzazione e mutamenti sociali stiano ridefinendo il rapporto tra clienti e distribuzione.
- Rossella Ferro (La Molisana Spa) ha portato l’esempio di un’impresa cresciuta grazie alla rete cooperativa, che valorizza la filiera locale e il capitale umano.
- Leonardo Becchetti, docente di Economia politica all’Università di Roma Tor Vergata, ha rimarcato come la cooperazione sia un motore di sviluppo sostenibile e coesione sociale.
- La chiusura è stata affidata a Enrico Bertolino, attore e formatore, che ha offerto una riflessione sul valore delle persone e delle nuove forme di leadership per il futuro delle organizzazioni.
COOPERAZIONE, UNA RISPOSTA AI CAMBIAMENTI GLOBALI
Nel 2025, anno internazionale della cooperazione proclamato dalle Nazioni Unite, il modello cooperativo si conferma una risorsa globale: oltre tre milioni di cooperative nel mondo, un miliardo di soci e 280 milioni di lavoratori. Le 300 maggiori generano un fatturato di 2.400 miliardi di dollari, più del PIL di intere nazioni industrializzate. In Italia, la cooperazione rappresenta l’8% del PIL e oltre un milione di occupati.
“Ritrovarsi in momenti come questo è importante perché ci permette di guardare avanti e riflettere sul ruolo che vogliamo avere come impresa cooperativa”, ha dichiarato Emiliano Ciaschetti, Presidente di Conad Adriatico. “Siamo una rete di soci imprenditori che fanno crescere i territori con il proprio lavoro. Il 2025, anno internazionale della cooperazione, ci ricorda che questo modello costruisce valore duraturo per le persone e per le comunità”.
Per Antonio Di Ferdinando, Amministratore delegato di Conad Adriatico, “l’obiettivo è sostenere la crescita delle economie locali, rafforzando filiere, imprese e occupazione. Conad Adriatico crea valore perché reinveste nei territori e mette le persone al centro. In un contesto che cambia rapidamente, la cooperazione resta una risorsa strategica per lo sviluppo del Paese”.