Confagricoltura, Carapelli Firenze e Unapol hanno organizzato a Palazzo della Valle a Roma “La Prima dell’olio”, la prima edizione di un evento che vuol diventare un appuntamento annuale, in apertura della nuova campagna olearia, ma anche celebrativo di un prodotto simbolo della nostra cultura e del made in Italy a tavola.
“La Prima dell’Olio” non è un nome casuale: è proprio come una ‘prima’ teatrale in cui si apre il sipario sulla stagione oleicolo-olearia 2025/2026 e dove l’olio extra vergine appena prodotto fa il suo gran debutto a cena, favorendo un dialogo con la filiera su stime di produzione, nuovi progetti e forme di comunicazione.
IN ITALIA PRODUZIONE IN CRESCITA
Per l’uliveto Italia, nel suo complesso, si prevede una buona annata, anche se in forma disomogenea: in forte crescita al Sud, in drastico calo al Centro-Nord, per un totale di 300mila tonnellate, +21% rispetto allo scorso anno, recuperando così la sua storica seconda posizione tra i principali produttori.
Nel contesto mediterraneo, secondo gli ultimi dati COI (presentati il 28 ottobre 2025), la Spagna lascia prevedere una lieve flessione, con una produzione stimata di 1 milione 372mila tonnellate. Tunisia e Turchia rispettivamente con 270mila e 290mila tonnellate registrano un calo del 21% e del 43%. Il totale della produzione europea si attesta appena sopra i 2 milioni di tonnellate, mentre il resto dei Paesi del Mediterraneo raggiunge il milione di tonnellate, facendo emergere una chiara evoluzione della geografia produttiva, grazie agli investimenti degli ultimi anni.
UN PROGETTO IMPORTANTE
Per far crescere il settore servono nuove energie e nuovi approcci culturali, dove la tradizione non deve essere vissuta come un ostacolo all’innovazione. In un comparto, come quello olivicolo, in cui l’età media è superiore a 53 anni, attrarre i giovani, sviluppando competenze e offrendo loro nuove prospettive professionali, è fondamentale. Per questo dall’accordo Carapelli-Confagricoltura-Unapol è nato un nuovo progetto di formazione. Il progetto punta sulla formazione dei giovani negli Istituti Tecnici Superiori e nelle Università. Un progetto pilota partirà a breve in collaborazione con l’Istituto Agrario Garibaldi di Roma.
Ignacio Silva, Presidente Deoleo – Carapelli Firenze: “Sentiamo forte la responsabilità di agire anche nell’area della sostenibilità sociale, promuovendo, nell’ambito dell’accordo con Confagricoltura e Unapol, in essere dal 2018, un progetto di formazione trasversale, che copra tutte le fasi operative, dal campo fino alla distribuzione sul mercato. In tal modo intendiamo sottolineare l’importanza del nostro accordo di filiera e la possibilità concreta di creare valore per il settore.”
COMUNICARE IL VALORE DELL’OLIO
Altra opportunità da cogliere per valorizzare il comparto è quella della comunicazione. Raccontare il valore del nostro olio significa far emergere il lavoro che c’è dietro, le sue caratteristiche, i territori e la loro dimensione culturale e sociale. Solo così si può costruire nel consumatore la consapevolezza del giusto prezzo e del valore di ciò che portiamo sulle nostre tavole.
La cena a quattro atti a Palazzo della Valle, a cura dello chef Umberto Vezzoli, ha consentito il debutto di oli della nuova campagna di diverse cultivar (Cerasuola, Ravece, Coratina e Nocellara) in abbinamento alle diverse portate, compreso il dessert.