Maza del Gruppo Morato, acceleratore di crescita. Manager in giacca e cravatta.

Morato Group, acceleratore sulla crescita

Un finanziamento da 110 milioni di euro sosterrà l'espansione internazionale, europea in primis, lo sviluppo sostenibile e l'innovazione nell'area funzionale. Food ne ha parlato con il Ceo Stefano Maza
Maza del Gruppo Morato, acceleratore di crescita. Manager in giacca e cravatta.

È ambizioso il piano di crescita di Morato Group, player di riferimento del mondo bakery, destinato ad assumere una dimensione sempre più internazionale, guidato dai driver dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile. Un impulso significativo deriverà dal recente finanziamento Sustainability Linked Loan (SLL) da 110 milioni di euro, come spiega il Ceo Stefano Maza che Food ha incontrato presso l’headquarters di Altavilla Vicentina. Il manager è da quasi sei anni al timone del gruppo nell’orbita di Aliante Equity, che sotto la sua guida è passato da 52 a 400 milioni di euro di fatturato consolidato, grazie soprattutto a una sostenuta crescita per linee esterne, con l’acquisizione di diverse realtà industriali, in Italia e all’estero, e il progressivo ampliamento del portafoglio brand.

“Il 2026 sarà un potenziale ‘anno zero’ per Morato Group – afferma Maza – con l’obiettivo di continuare a crescere e ricoprire una posizione rilevante sul mercato europeo. Il finanziamento SLL da 110 milioni rappresenta un tassello chiave per accelerare il piano industriale lungo quattro direttrici: espansione internazionale, upgrade tecnologico e digitalizzazione degli stabilimenti, potenziamento dell’area R&S, con focus su nuovi prodotti healthy, free from e a ridotto impatto ambientale e transizione energetica. Investimenti per rendere più efficiente la produzione, digitalizzazione e sviluppo internazionale assorbiranno la quota prevalente nella prima fase, mentre energia/efficienza e R&D cresceranno di peso via via che i nuovi impianti e le nuove linee entreranno a regime. L’impostazione è coerente con la natura ‘linked’ del finanziamento e con i Kpi Esg che abbiamo sottoscritto”.

Quali sono nello specifico?

I Kpi chiave includono una riduzione del 6,5% annuo dell’intensità emissiva di CO2 e il mantenimento della Certificazione UNI Pdr 125 sulla parità di genere per tutte le società italiane del Gruppo.

In che misura questo finanziamento è destinato a finanziare nuove acquisizioni?

La crescita per linee esterne resta nel nostro Dna e continuerà in modo sempre più mirato su asset coerenti con il core bakery e con il nostro perimetro europeo. Una parte delle risorse potrà sostenere future operazioni di M&A, ma la priorità a breve è potenziare capacità, efficienza e presidio dei mercati chiave. Puntiamo allo sviluppo laddove ci sono le condizioni e al consolidamento attraverso una governance solida e sinergie produttive. È questo l’approccio che ci ha permesso di integrare con successo più aziende negli ultimi anni.

Quali sono i target economici e industriali chiave che Morato Group punta a raggiungere con questa accelerazione nei prossimi tre/cinque anni?

L’obiettivo è crescere in modo profittevole e sostenibile, con tre metriche guida: ricavi in aumento grazie al mix tra crescita organica, ampliamento geografico e innovazione; Ebitda in progresso per effetto di efficienze operative, automazione e stabilizzazione dei costi energetici; capacità produttiva incrementata con lo sviluppo di nuove linee. Partiamo da una base solida pari a 400 mln di euro di fatturato consolidato, con una presenza in più Paesi e da un piano investimenti già avviato.

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